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Pensieri e parole

Una lunga fila

La nuova versione di “Pensieri e Parole”, la rubrica di Vittorio Barazzotto

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La provincia di Biella ha un (altro) triste primato in Piemonte: abbiamo i tempi più lunghi per il riconoscimento delle pensioni di invalidità civile; l’attesa supera l’anno ed è il doppio di quanto aspettano, ad esempio, i nostri vicini vercellesi.

Il disagio per i richiedenti si concretizza in un mancato contributo economico per il mantenimento di una persona, generalmente anziana e con necessità di assistenza, in casa o in una struttura, e non è una consolazione poter usufruire dell’indennità arretrata, perché le spese sono immediate, tante e ingenti.

Sembra quasi beffardo che la nostra provincia, in cui la popolazione ha l’età media più alta, sia così poco considerata dalla Regione, che, assieme all’Asl locale, ha il dovere di risolvere questo disservizio che si protrae da tempo.

Le cause sono sempre le solite, cioè la carenza di personale sanitario che accerti le reali necessità dei richiedenti. Nel Biellese si tratta di un problema diffuso, causato dalla scarsa attrattività di un territorio che non riesce a risollevarsi. Infatti, i lavoratori occupati che chiedono il trasferimento altrove sono di più di quelli che vogliono arrivare, con la conseguenza che quelli che rimangono sono sempre più sommersi e in perenne affanno.

Al Biellese non bastano l’adunata degli Alpini o la tappa del giro d’Italia nel 2025, che certamente rappresentano appuntamenti molto importanti, ma estemporanei.

Abbiamo bisogno di un piano di rilancio e di una politica degna di questo nome, che con forza affermi il diritto dei cittadini biellesi di non essere più svantaggiati rispetto agli altri piemontesi.

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