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Pensieri e parole

Ricordando Il “Cucu”, l’amico di sempre Franco Caucino

“Due anni fa Giorgio Gulmini, per il suo libro “50 anni di carnevale”, mi chiese di tratteggiare il profilo della maschera della tradizione chiavazzese”

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BIELLA – Due anni fa Giorgio Gulmini, per il suo libro “50 anni di carnevale”, mi chiese di tratteggiare il profilo della maschera del Cucu, alias Franco Caucino, anima vitale della tradizione chiavazzese.

Ricordando Il “Cucu”, l’amico di sempre Franco Caucino

Quanto avevo scritto è oggi il modo migliore per ricordare un amico vero. Con il cuore colmo di tristezza e di dolore, ripropongo il mio contributo scritto per Franco, quando ancora ci allietava con la sua presenza leggera e simpatica. Gli sarò sempre grato, non solo per i giorni di festa, ma anche per aver accettato la proposta di candidarsi come consigliere al Comune di Biella nel 2004; venne eletto e mi accompagnò con lealtà e impegno per tutto il mio lustro da sindaco.

IL CUCU – Una padronanza totale della lingua piemontese, attraverso la quale si esprime con arguzia e sarcasmo. Dotato di una simpatia empatica e al contempo pungente quanto il suo becco uncinato e prominente, che esibisce virilmente avvitandosi nel gioco carnevalesco in una continua sorta di ambiguità e di doppi sensi provocatori. Una fusione plastica tra rappresentazione e realtà, tanto che è quasi impossibile scindere la persona dalla maschera. Il Cucu è la maschera del carnevale di Chiavazza e il carnevale di Chiavazza è il Cucu, ovvero l’amico di sempre Franco Caucino. Esprime con fierezza, e ne sintetizza con profondo e antico orgoglio, la saggezza popolare della gente del suo quartiere. E se la vita, a volte, gli ha riservato quei momenti che ti mettono a dura prova, ha recuperato le forze soffermandosi su qualche ramo degli alberi della sua Chiavazza e poi ha ripreso il volo per spaziare ed affrontare questa nostra esistenza con la giusta ironia di sempre.

Grazie Franco sei un amico e ti vogliamo bene!

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