BiellaPensieri e parole
Morti per noi
Ecco “Pensieri e Parole”, la rubrica curata da Vittorio Barazzotto

Lo scorso mercoledì sono stati ricordati i martiri della libertà, quelli a cui è dedicata l’omonima piazza di Biella. Soffermarsi sui loro nomi e sulla loro età, incisi nella lapide di commemorazione, scuote la coscienza.
Il più grande aveva 33 anni, uno appena 17. Uno era diciottenne, undici avevano 19 anni, uno ne aveva 20 e tre 21. C’era poi uno di 22 anni e ancora tre di 24 anni. Tutti fucilati, in un massacro avvenuto solo 81 anni fa il 4 giugno.
Se fossero rimasti rintanati nelle loro case, probabilmente avrebbero condotto una vita lunga, avrebbero cresciuto dei figli, dedicato la vita al lavoro e alla famiglia. Qualcuno sarebbe diventato un bravo professionista o un abile artigiano. Insomma, avrebbero avuto dalla loro parte la vita.
Avevano però fatto una scelta diversa, scomoda e in controtendenza, che era quella di combattere per un ideale di libertà.
Vennero catturati, perchè partigiani, dai tedeschi che li fucilarono. Dopo il massacro, i loro corpi vennero lasciati lì, in piazza, agonizzanti e fu loro negata una degna sepoltura.
Mi pare poco, ma solo questo posso fare: ricordarli, perchè il loro sacrificio, così come quello di tanti altri, ha contribuito a cambiare governo, da monarchico a repubblicano, da dittatura a sistema democratico. Hanno avviato il nostro Paese sulla strada delle democrazia, della ripresa economica e dei benefici tipici di una libera repubblica.
Quando passiamo in quella piazza volgiamo uno sguardo ai loro nomi, per non dimenticarli. E soprattutto cerchiamo sempre di onorare il loro sacrificio affinché nell’ altra vita non si debbano pentire per il sacrificio che hanno compiuto per noi sulla terra.
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.Bruno
9 Giugno 2025 at 20:45
onore a tutti i morti per la democrazia