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BiellaIl Dardo

In bocca al lupo, viva il lupo

La nuova versione de “Il Dardo”, la rubrica di Guido Dellarovere

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La scorsa settimana ho avuto il piacere e l’onore di presentare in sala stampa di Montecitorio a Roma un libro scritto dall’amico Domenico Beccaria, dal titolo “A caccia di bufale”. Libro che non racconta epiche gesta dell’autore in safari africani a caccia di bovidi equatoriali ma bensì raccoglie tutta una serie di stupidaggini che ormai da decenni ruotano intorno al mondo della caccia.

“Tutto il mondo è paese” mai frase più azzeccata in tal contesto in quanto nei giorni scorsi ho letto un articolo sul tema dei lupi grondante di fesserie. Si parlava di un’audizione in V commissione consigliare della Regione Piemonte dove il mondo rurale chiedeva un provvedimento autorizzativo per contenere la crescita smisurata dei lupi sul nostro territorio proponendo l’abbattimento del 50% degli animali esistenti. Sulla base di questa notizia puntualmente è scaturita la caccia alle streghe o meglio ai cacciatori che secondo l’estensore sarebbero i veri responsabili sotto mentite spoglie a voler cacciare il lupo. Ecco questa potrebbe essere l’ennesima “bufala” architettata a dovere per screditare la categoria dei cacciatori da inserire nel secondo volume del libro citato precedentemente.

È curioso che tutto il mondo animalista da sempre accusi i cacciatori di aver immesso i cinghiali sul territorio, mentre nicchiano e addirittura sottolineano che analoga situazione non sia potuta avvenire per i lupi, infatti a dir loro vorrebbero far credere che “Ezechiele” è arrivato per man divina e/o dal  cielo e non immesso da alcuni esponenti del mondo ambientalista tristi del fatto che non popolava più da decenni i nostri territori ma soprattutto indispensabile per attingere a milionari progetti europei per contare malamente le popolazioni presenti.

Ebbene è un dato di fatto che ormai la specie lupo è in crescita ed è diventata un problema per tutti coloro che vivono in montagna e soprattutto per le persone che amanti del trekking frequentano territori isolati con il proprio cane. Dati alla mano dicono che negli ultimi anni diversi “amici dell’uomo” sono stati assaliti, uccisi e mangiati come a suo tempo capitò a cappuccetto rosso.

Fatte queste premesse è doveroso informare che nessuno del mondo venatorio ha mai chiesto di rendere il lupo una specie cacciabile, nessuno ha mai proposto di sterminarlo, ma semplicemente insieme al mondo rurale si è voluto sottolineare la crescita incontrollata e si è chiesto nelle sedi opportune che si valutasse anche l’ipotesi di effettuare dei contenimenti. Nessuno ha mai detto che questi debbano per forza essere fatti dai cacciatori, ci sono figure istituzionali che possono tranquillamente operare in tal senso.

Qualcuno si è strappato le vesti quando ha letto della proposta di dotare i pastori di fucili e cartucce per difendere le loro greggi, una proposta scandalosa secondo lor signori, e invece così non è lo dimostra il fatto che ormai da anni nella vicina Francia tutti i pastori possono usare le armi da fuoco contro i lupi per difendere i propri animali al pascolo. Ma siamo in Italia dove sulla base di una notizia propositiva per chi vive la montagna si deve subito fantasticare millantando azioni di lobby e categorie di parte con il solo e unico scopo screditare i cacciatori, per poi chiamarli pregandoli di abbattere i cinghiali che gli rovinano il prato.

Chiudo con un’altra bufala letta, ovvero che non si riescono contenere con la caccia i cinghiali, se in un anno solo nel Biellese oltre duemila suidi sono passati a miglior vita non è un’operazione di contenimento lascio agli ambientalisti da tastiera campo largo in proposte più significative, ma attuabili e non solo dietro al monitor.

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1 Commento

1 Commento

  1. Pietro

    10 Giugno 2025 at 12:58

    Neanche 15 giorni fa aveva detto praticamente l’opposto… https://laprovinciadibiella.it/pausa-caffe/abbattere-i-lupi-per-compiacere-chi/

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