BiellaPensieri e parole
Calano i residenti e aumentano i supermercati
Ecco “Pensieri e Parole”, la rubrica curata da Vittorio Barazzotto

La notizia della chiusura di un altro negozio agli Orsi ha destato nelle settimane scorse molte preoccupazioni, soprattutto per l’ulteriore perdita di posti di lavoro. Ci si domanda come arrestare quello che sembra un effetto domino, visto che le vetrine vuote iniziano ad abbondare ovunque. A parte la chiusura dell’A&O di via Trento, nonostante si fosse fidelizzato come un negozio di quartiere, il Biellese, per contro, continua ad essere terra di conquista di centri commerciali nel settore degli alimentari.
Che cosa sprona un imprenditore a compiere investimenti così importanti sotto il Mucrone, visto l’andamento generale del commercio locale? Quale può essere la redditività, ovvero in quanti anni si possono ammortizzare simili sforzi finanziari? Se guardiamo il target, il Biellese vede i residenti calare ogni anno, gli anziani aumentare e quindi tendenzialmente a mangiare meno, e ad incuriosire è la contro tendenza di una preferenza sempre più marcata verso i supermercati con prezzi più contenuti.
E’ vero che siamo la città dopo Milano con i maggiori risparmi, ma i dati demografici parlano chiaramente. E allora sarebbe curioso chiedere alla Conad cosa la porta, pare con tanta determinazione, ad investire in Via Carso negli edifici delle ex pettinature. I collegamenti, nonostante le promesse, non sono imminenti né prioritari per l’attuale assetto politico (l’unica premessa per invertire il crollo dei residenti). Va bene che tantissimi non rinunciano alla qualità, ne è una conferma Mosca, se non la più grande, tra le più grandi gastronomie in Italia, ma qui siamo nel campo delle eccellenze, e le eccellenze fanno eccezione alla legge della domanda.
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Alessandro
16 Giugno 2025 at 18:04
Ma il Barazzotto ci fa o ci è? La domanda è lecita e sorge spontanea, specialmente quando scrive una cazzata come ” I collegamenti, nonostante le promesse, non sono imminenti né prioritari per l’attuale assetto politico” In quale film dove lui è protagonista ha visto che i collegamenti non sono prioritari, visto che proprio questo Governo è quello che ha sbloccato la realizzazione del collegamento con la A26 e la cui realizzazione è già iniziata? Se si riferisce alle ferrovie, dubito fortemente che qualcuno prenda il treno per venire a fare la spesa a Biella o per andare a Gli Orsi. In quanto alla qualità, il Sig. Barazzotto si dimentica che Mosca non ha prezzi accessibili alla maggior parte delle persone.
E pare anche dimenticare che quando una società della Grande Distribuzione decide di investire, lo fa dopo aver fatto valutazioni di mercato. O forse si crede ancora che queste società si affidino al “o la va o la spacca”? A Gli Orsi non è una novità che i negozi chiudano e altri aprano al loro posto. Le persone mangiano e mangiano sempre, quindi i supermercati e i locali non conoscono crisi. Più supermercati, più offerte e la gente al giorno d’oggi preferisce risparmiare con le offerte per poter fare anche altro con i soldi che risparmia, specialmente perchè in tutta Europa i prezzi salgono ed è un processo globale non italiano. Quindi ben venga la maggiore offerta e la “guerra” commerciale fra le varie insegne.
Alla fine resta sempre la solita considerazione: se un supermercato non vi piace, perchè non vi limitate a non andarci invece di criticare le aziende che investono sul territorio, creano posti di lavoro e indotto sia nel biellese che altrove?
Sono regole basilari dell’economia che bisognerebbe conoscere prima di scrivere articoli a vanvera.
.Bruno
16 Giugno 2025 at 21:07
oggi come oggi troppi supermercati servono solo a rincoglionire la gente con offerte sciocche e per persone che non hanno cultura alimentare,pasta con farina che arriva dall Arizona dove si possono usare pesticidi da noi vietati riso pronto che non si capisce la provenienza offerte obsolete piene di veleni poi ci preoccupiamo di amnalarci e spendiamo altri soldi per arricchire società che con il cibo e medicine ci avvelenano lentamente
Alessandro
17 Giugno 2025 at 9:41
L’Italia ha le più severe norme del Pianeta in tema di alimenti e alimentazione, quello che scrivi non ha alcun fondamento ne verità. L’etichettatura dei prodotti prevede per legge l’indicazione dell’origine della materia prima, grazie ad una serie di leggi italiane recepite anche a livello europeo. Non ho idea dove tu compri i prodotti alterati di cui parli, ma in Italia ti posso assicurare che la merce “strana” la trovi solo nei negozi etnici e non nelle catene della grande distribuzione. In ogni caso ci sono tutti gli strumenti per capire da soli da dove arrivi un prodotto e le sue materie prime. In quanto alle “offerte obsolete” questa è una altra affermazione che non ha alcun fondamento, dato che ogni supermercato, anche il più piccolo, rinnova settimanalmente le sue offerte, proprio in virtù della forte concorrenza. E non parliamo dei discount, che hanno comunque alzato tantissimo il livello qualitativo dei loro prodotti e in moltissimi casi vendono più prodotti realizzati in Italia che all’estero, parliamo dei grand brand della distribuzione, che oramai fanno della qualità un cavallo di battaglia, proprio perchè i cittadini sono estremamente attenti alla qualità e all’origine dei prodotti (e questo è basato su ricerche scientifiche e di mercato, non opinioni personali e chiacchiere di paese). Il resto del tuo discorso è un misto di disinformazione e complottismo e non si capisce bene il motivo. Se hai fonti scientifiche accreditate e certe che supportino le tue affermazioni, forniscile. Ma devono essere fonti scientifiche accreditate e riconosciute a livello globale dalla comunità scientifica e non devono provenire da siti di dubbia origine o riviste di gossip o convinzioni personali o per sentito dire dal famigerato “un amico mi ha detto o mio cugino omeopata ayurvedico mi ha detto”
Luigi
16 Giugno 2025 at 21:25
Mi sembra strano che Bruno, mente di sinistra si spenda per tale pensiero, annego il pensiero di Alessandro, non ha senso una guerra commerciale, in fatto di guerra, il mondo ci insegna.
Alessandro
17 Giugno 2025 at 9:44
La parola guerra l’ho scritta apposta fra virgolette, perchè che piaccia o meno, commercialmente si fa la guerra da sempre. La concorrenza è guerra, una guerra che non fa vittime ma porta a migliorare la condizione di tutti. Solo il monopolio come tutti i totalitarismi, non permette alcun miglioramento. La grandi aziende lo sanno bene e volenti o nolenti aspirano ad avere concorrenza, per potersi ispirare e migliorare di continuo.
Emerson
17 Giugno 2025 at 11:10
io non capisco, più la gente vive meglio, più si lamenta.
Nel settore alimentare, cosa volete di più? ben vengano i supermarket, più ce ne sono, più scelta abbiamo e più posti di lavoro si creano.
Era meglio quindi 60 anni fa, quando non c’era praticamente nulla, a parte la piccola bottega di paese, dove trovavi il minimo indispensabile a prezzi alti, e i pochi supermercati, erano solo nelle grosse città, e bisognava far km per raggiungerli?
molto meglio ora.
.Bruno
17 Giugno 2025 at 11:26
Alessandro visto che hai informazioni precise di vede che non sai leggere i contenuti dei prodotti prendi la pasta Garofalo di Gragnano leggi dietro al sacchetto leggerai farina di semola importata dall Arizona, non c e in Italia nonostante le leggi come dici tu una serietà alimentare le aziende possono comperare carichi enormi sciolti di qualsiasi prodotto e confezionarlo in Italia e diventa miracolosamente made in Italy mesi fa hanno sewuestrato tonnellate di basilico che arrivava dalla cina che la ditta rana usava per fare sughi made in italia come vedi l alimentazione come l abbigliamento le scarpe viene prodotto dove la mono d opera costa meno ma non sai con quali leggi la coltivazione è a norma di legge per lo meno garofalo lo dice farine di semola arizona ma gli altri?che poi porta posti di lavoro ok ma sottopagati e con orari poco seri così ogni tre mesi ricambio di personale ma a voi destroidi da strapazzo va bene tanto il mondo gira così finché dura
.Bruno
17 Giugno 2025 at 11:34
Emerson la gente vive meglio ? ma dove vivi la gente se è obbligata a guardare dove più conviene è perché vive peggio, la gente che vive bene sorride gioisce a biella vedo solo visi tristi ansiosi infelici tutti corrono dietro a ideali allo sbando , dove si vive meglio si fa arte cultura, musica, non si va a banchetti dei partiti a perdere tempo anzi si mandano a cagare perché con le loro restrizioni peggiorano la qualità della vita
Alessandro
17 Giugno 2025 at 11:53
Anche questo commento conferma che lei commenta a casaccio senza avere la minima idea di quello che scrive. E quindi secondo lei la gente vive peggio perchè è attenta a quello che compra e quanto spende? Ma dove vive o dove ha vissuto fino ad oggi. Guardi che la gente ha SEMPRE cercato il prezzo migliore. Poi il discorso del vedere “solo visi tristi”: anche qui lei dove vive? Al Villaggio? O nel bronx profondo di Chiavazza? Il suo è un continuo vomitare sentenze e giudizi sul prossimo secondo quello è il SUO punto di vista e si arroga il diritto di giudicare il prossimo. Il SUO personale concetto di “vivere meglio” stride parecchio sulla qualità della vita a Biella, dove la gente come lei passa il tempo a lamentarsi e giudicare il prossimo e a schifare quello che c’è. Ma le dico una cosa: provi ad uscire dalla sua grotta e vedere come funziona il Mondo la fuori. Scoprirà che si sta meglio di quello che LEI crede. Certo Biella non è una grande città ricca di arte cultura spettacoli, ma a Biella si vive comunque bene e non manca nulla.
Alessandro
17 Giugno 2025 at 11:47
Come ti ho già scritto, ci vogliono prove concrete per sostenere quello che affermi. Non ho visto prove ma solo parole scritte a casaccio, probabilmente prese da qualche sito di complotti e scie chimiche. In quanto alle altre considerazioni, probabilmente vivi in un mondo di fantasia oppure non ti informi o entrambe le cose.
.Bruno
17 Giugno 2025 at 12:19
allora entra in un supermercato armato di lente d ingrandimento e leggi bene cosa c e scritto dietro a ciò che compri, io giro il mondo alla grande e viaggio parecchio basta uscire da biella e la qualità della vita e la stessa gente è più allegra no la gente vive peggio a biella non per quello che compra ma perché non ha un futuro migliore e non vede altro che fumo dai governanti che usano il pugno di ferro contro tutto e tutti Svegliati
Ardmando
17 Giugno 2025 at 14:25
ECCOL il vecchio che si crede chissà chi!! HAHAHAH VECCHIO “bruno” non ti stanchi mai di fare polemica e raccontare cazzate pretendendo di imporre al prossimo il tuo triste stile di vita da vecchio pensionato comunista deluso dalla vita? Ogni giorno una grossa risata a quello che scrivi, caro pensionato-giullare. Solo tu vedi quello di cui stai delirando, nel tuo mondo fatto di pensione, gioco della briscola al centro incontro anziani e acquisto dei pannoloni.
ettore
19 Giugno 2025 at 14:38
lascialo perdere il poveraccio.nella vita ha sempre mangiato merda nella speranza di emigrare a cuba
.Bruno
17 Giugno 2025 at 15:02
mi spiace vecchio sei tu non gioco a carte viaggio non frequento bar ho amici sparsi in tutto il mondo il rincoglionito sei tu studia l alimentazione studia diventa padrone della tua vita invece di strisciare ai piedi di chi ti comanda con politiche assurde e coglionate pazzesche o capito che sei un demente e che attacchi chi non la pensa come te sei proprio vecchio dentro e fuori
Ardmando
17 Giugno 2025 at 19:35
Sei un povero vecchio, deluso dalla vita e rancoroso perchè i tuoi amichetti di sinistra perdono in continuazione e non contano ASSOLUTAMENTE nulla sul piano politico. Siete la coalizione dei perdenti e in questo siete coerenti. Come ti ho già detto più volta sono IO che comando, non c’è nessuno che mi comanda. Noi siamo la classe dirigente che sta riparando ai danni che voi zecche rosse amiche dei criminali avete causato alla Nazione per fin troppi anni. Tu e i tuoi “compagni” siete il passato che non ritornerà più.
.Bruno
17 Giugno 2025 at 22:45
tu che comandi ma mi faccia il piacere l’unica cosa che puoi comandare è il tuo piede che cammina verso lo specchio della tua demenza
.Bruno
17 Giugno 2025 at 15:14
pensa sei neanche capace a vivere e vuoi vivere la vita degli altri che tristezza
Ilaria
17 Giugno 2025 at 19:37
Bruno o come si fa chiamare, ma lei non si rende conto di essere ridicolo? Ma la smetta una buona volta di insultare chi non la pensa come lei. Ma guardi che li leggiamo i suoi commenti e si dovrebbe vergognare sa?
.Bruno
18 Giugno 2025 at 9:14
Ilaria io non insulto nessuno e scrivo quello che penso sul alimentazione ,se poi vengo insultato da Armando allora rispondo con lo stesso fervore se non vengo insultato non e mia abitudine essere maleducato forse è meglio che legga bene chi incomincia per primo a sei pestano un piede cosa fa comunque buona giornata
ettore
17 Giugno 2025 at 15:57
BARAZZOTTO TORNA NEL SARCOFAGO