Biella
Quei Quadranti che non quadrano
Ecco “Pausa Caffè”, la rubrica settimanale di Giorgio Pezzana
Sembra che le Atc di Biella e Vercelli (Agenzie Territoriali Casa, per capirci già Istituti Autonomi Case Popolari) intendano staccarsi dal Quadrante che comprende anche le Agenzie di Novara e VCO. L’epoca dei grandi accorpamenti pare già finita e c’è da sperare che altri Enti seguano lo stesso percorso. In primis l’Asl di Biella, anche questa accorpata, secondo una discutibilissima filosofia di Quadrante, alle Asl di Vercelli, Novara e VCO.
E’ una questione sulla quale occorre capirsi perché, se la ragione di questo disaccorpamento, come qualcuno suggerisce, sarebbe da ricercarsi esclusivamente nella necessità di creare nuove poltrone per politici attualmente fuori gioco, allora non mi sta bene. Voglio sperare che il motivo non sia quello, ma sia bensì da ricercarsi in una funzionalità più equilibrata degli Enti, con la consapevolezza che le esigenze di un territorio non possono essere accomunate a un altro territorio con caratteristiche spesso profondamente diverse.
Nel caso delle Asl poi, nel Quadrante in cui è inserita l’Asl di Biella, è quella di Novara a dettar legge tanto che ricordo, diversi anni or sono, che mi suonò assai strano che dopo gli accorpamenti, gli amministratori dell’Asl di Biella fossero sistematicamente chiamati a partecipare a riunioni operative a Novara. Ma era evidente il fatto che ciò accadeva perché era l’Asl di Novara a tirare le fila del Quadrante e Biella, per vari motivi, andava a contendersi con il VCO il ruolo di fanalino di coda. Nel frattempo però, stava sorgendo il nuovo ospedale di Biella con tante promesse di dare vita a un presidio particolarmente dinamico, con contatti diretti in ambito universitario e alcune specializzazioni all’avanguardia. La sudditanza nei confronti dell’Asl di Novara fece però inceppare questi ingranaggi, tant’è che alcune emergenze e/o patologie particolarmente gravi, prevedono il trasferimento dei pazienti all’ospedale di Novara. Il che credo possa risultare piuttosto frustrante e demotivante per il personale medico ed infermieristico del presidio biellese.
Il risparmio non giustifica questi calderoni che promuovono la crescita iperbolica di alcune realtà (vale per tutti gli Enti) messe a capo dei Quadranti, a detrimento delle legittime aspirazioni di Enti analoghi costretti in posizioni di retroguardia.
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