Progetti fantasma e tesoretti, che sta succedendo?

BIELLA – Evidentemente l’amministrazione di Palazzo Oropa risente di gravi carenze nella comunicazione. Non tanto con i media, ove anzi ogni minuzia viene enfatizzata con foto del sindaco in fascia tricolore, proclami di qualche assessore o immagini più o meno eloquenti, quanto nei rapporti con le istituzioni, ma addirittura nei rapporti tra gli uffici di chi si occupa del governo della città.

Si è fatto un gran parlare del Giro d’Italia ad Oropa, voluto dal sindaco Corradino senza una preventiva consultazione con gli amministratori del Santuario (non dimentichiamo che lo stesso sindaco è parte di quella amministrazione). Sono invece di questi giorni le dichiarazioni dell’assessore alla Cultura Massimiliano Gaggino che lamenta di non avere saputo più nulla dei lavori che sarebbero stati previsti al Museo del Territorio. L’assessore sostiene di avere interpellato gli uffici interessati e di averlo fatto più volte, anche con l’ausilio dei funzionari del suo assessorato, senza avere avuto risposta alcuna.

Mi sembra un fatto molto grave e le ipotesi credo possano essere soltanto due: o in seno alla maggioranza è saltato qualche accordo ed in tal caso sarebbe bene ne fosse messo al corrente anche Gaggino, oltre alla cittadinanza tutta, o qualcuno sta boicottando l’assessore e se così fosse sarebbe il caso di pensare a provvedimenti drastici.

Altro fatto curioso di questi giorni riguarda l’assessore Tosi che pare abbia reperito un “tesoretto” di un paio di milioni di euro per la sistemazione di strade e rotonde (guarda caso dopo aver saputo del passaggio del Giro d’Italia da Biella) quando, solo poche settimane or sono, c’era chi sosteneva di disporre di soli 170mila euro per la manutenzione delle aree verdi, somma inferiore a quella disponibile nel 2022. Da dove sarebbero usciti quei due milioni di euro non si sa, probabilmente dalle solite pieghe del bilancio ove evidentemente è il caso di guardare con una certa insistenza.
Difetti di comunicazione dunque, che possono però portare a sgradevoli malintesi, facendo pensare ad una scarsa unità d’intenti.

Giorgio Pezzana

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