BiellaPausa Caffè
Pier Giorgio e Carlo due ragazzi Santi
Ecco “Pausa Caffè”, la rubrica settimanale di Giorgio Pezzana

In un’epoca nella quale ci stiamo ponendo sempre più interrogativi sui valori delle nuove generazioni, sentendoci talvolta intimamente un po’ in colpa, pensando di non essere stati capaci di trasmettere buoni insegnamenti, ecco che la Chiesa sta per regalarci la canonizzazione di due giovani: Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis.
Torinese il primo, ma con forti interazioni nel Biellese ed altrettanto forti legami con questo territorio; originario di Londra il secondo, ma italianissimo tant’è che la famiglia, trasferitasi nel Regno Unito per ragioni di lavoro del padre, rientrò presto in Italia, a Milano, ove il piccolo Carlo frequentò le scuole elementari, le medie ed iniziò le scuole superiori prima di essere stroncato da una leucemia, appena 15enne, nel 2006. Frassati morì invece appena 24enne, cento anni or sono.
Questi due giovani che presto saranno Santi, hanno avuto in comune l’appartenenza a famiglie benestanti ed una fede intensa, vera, profondamente vissuta, una sorta di illuminazione che ha scandito i brevi passi delle loro esistenze. Pur non provenendo da famiglie particolarmente religiose, i due giovani si accostarono alla fede quasi istintivamente: Pier Giorgio Frassati era un grande appassionato di montagna, frequentò la scuola sino agli studi universitari con alterne fortune, non si laureò perché la malattia lo sconfisse quando mancavano due soli esami alla laurea in Ingegneria (laurea che gli venne poi riconosciuta, ad honorem, nel 2001). Fu però sempre molto vicino alle persone più fragili, fece parte di svariate organizzazioni cattoliche dedite all’assistenza dei bisognosi, qualcuno narra che nei suoi lunghi periodi di permanenza a Pollone, ogni mattina all’alba, senza farsi sentire da nessuno, sgattaiolando fuori casa, si recasse al Santuario di Oropa per assistere alla prima messa. Carlo Acutis era invece un appassionato d’informatica e proprio grazie a questa sua passione, ideò ed organizzò una mostra on-line sui miracoli eucaristici (in collaborazione con l’Istituto San Clemente I Papa) che ha già raggiunto oltre 10mila parrocchie in tutto il mondo.
Ad entrambi i prossimi Santi vengono attribuiti eventi inspiegabili e miracolosi; all’intercessione di Carlo viene attribuita la guarigione di un bimbo brasiliano di 6 anni, Matheus, affetto da pancreas anulare: a Pier Giorgio viene attribuita l’intercessione attraverso la quale si è verificata, alla fine degli anni Trenta, la guarigione del giovane friulano Domenico Sellan che aveva contratto il morbo di Pott. Pier Giorgio e Carlo, due giovani che hanno vissuto, nella brevità delle loro esistenze, i valori forti della fede.
Due giovani ai quali i ragazzi di oggi farebbero bene a guardare anche semplicemente per comprendere come sia possibile riempire le proprie esistenze di valori, senza rinunciare, neppure per un istante, al dono della giovinezza.
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