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Le ultime battute di un’estate “fai da te”

Ecco “Pausa Caffè”, la rubrica settimanale di Giorgio Pezzana

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Uno ad uno si stanno spegnendo i riflettori sulle ultime manifestazioni estive che quest’anno nel Biellese sono state davvero molte, dalle più importanti e celebrate sino a quelle che hanno riunito per qualche momento di evasione anche le comunità più piccole.

Ed è proprio a queste ultime che va il mio pensiero perché il fatto che il momento economico poco favorevole, il rialzo dei prezzi ed altri motivi contingenti abbiano indotto molte persone a rinunciare alla villeggiatura, ha fatto sì che in tanti angoli del territorio si sia riscoperto il piacere dello stare insieme. E’ importante ritrovare quello spirito di comunità che negli anni si era molto rarefatto, anche nella stagione estiva, che è il periodo in cui le occasioni di aggregazione sono più frequenti. E ciò avviene soprattutto nei comuni più piccoli, quelli ove tutti si conoscono e dove più prolungato è il ricordo del tempo andato, quando il senso di comunità assumeva il significato di una ritualità sociale riscontrabile anche nelle piccole vicende quotidiane. Sagre e feste patronali hanno animato tante serate estive favorendo anche, pur se in forma limitata, quell’economia circolare che ha contribuito ad alimentare molte piccole attività territoriali.

Poi, certo, vi sono stati alcuni grandi eventi che hanno ovviamente interessato soprattutto il capoluogo. Penso all’Adunata degli alpini che ha di fatto anticipato l’avvio della stagione estiva, penso al passaggio del Giro d’Italia, penso ovviamente a “Bolle di malto” che in modo sempre più eclatante e partecipato è divenuta una vetrina nazionale ormai consolidata per tanti produttori di birre, perlopiù artigianali. Non dimentico ovviamente alcuni appuntamenti particolarmente seguiti all’anfiteatro di Sordevolo, degna cornice di alcuni eventi musicali, ma non solo, che a Biella sarebbero stati difficilmente collocabili. Segnali positivi giungono infine anche da diversi locali rimasti aperti (piazza Castello a Candelo pareva un luogo di vacanza ogni sera).

Insomma, la stagione estiva, anche per chi è rimasto a casa, ha offerto molte opportunità. Da lunedì però è iniziato l’autunno e l’approssimarsi della brutta stagione pone fine alle attività all’aperto, riproponendo, sul fronte dell’evasione, temi già noti: teatro Sociale “Villani” chiuso, Museo del Territorio chiuso, funicolare del Piazzo ferma, anfiteatro di Sordevolo chiuso. E non vi sarà neppure più la festosa alternativa delle sagre.

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5 Commenti

1 Commento

  1. Arnoldo

    25 Settembre 2025 at 16:51

    spegniamo le luci tra buche e erbacce tra strade per disabili mal tenute cartelli stradali piegati negozi chiusi negozi che riaprono , le vetrine vive spente,aspettando il Natale

  2. Ardmando

    25 Settembre 2025 at 18:32

    L’unica cosa che non si spegne mai sono le sterili polemiche dei comunisti, disagiati, disadattati, rabbiosi, rancorosi, invidiosi. Dei poveretti insomma.

  3. Arnoldo

    25 Settembre 2025 at 20:18

    l’unica cosa che non si spegne è il commento di un coglione di destra che non vede perché gira la testa da un altra parte, è un poveretto non sa neanche dove vive

    • Ardmando

      26 Settembre 2025 at 8:05

      L’unica cosa che non si spegne mai sono le sterili polemiche dei comunisti, disagiati, disadattati, rabbiosi, rancorosi, invidiosi. Dei poveretti insomma. Come bruno/arnolgo/gigi/sonio, stessa persona, nomi diversi, medesimo fetore comunista. Tu pensa ei sassi e alle erbacce, noi pensiamo a governare.

  4. UArnoldo

    26 Settembre 2025 at 10:08

    a governare? ma non siete capaci ,siete bravi a parlare a promettere cose che non avverranno mai fate solo propaganda e vi piangete addosso per non parlare dei vostri fallimenti enormi

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