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Biella

La strada maestra di Bagneri

“Pausa Caffè”, la rubrica settimanale curata da Giorgio Pezzana

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C’è una magia che anima i piccoli borghi. Un qualcosa che affascina e che ci riporta ai valori antichi mentre là fuori, in un mondo che pare impazzito, si cerca nei social una fuga da tante frustrazioni. Ed anche i più giovani, i ragazzini, quelli che un tempo trovavano in un pallone, nell’approccio un po’ esitante con una compagna di scuola e nei compiti delle vacanze la cornice più bella per le loro giornate, troppo spesso affidano ad alcol, droga e vandalismi il loro malessere ed il loro disagio.

C’è un grande bisogno dei piccoli borghi ed è bello quindi scoprire realtà come quella di Bagneri ove domenica scorsa è stato organizzato un momento d’incontro, semplice ma partecipato, in occasione dell’inaugurazione dei restauri del campanile nel giorno della festa patronale di San Bernardo. C’erano un paio di sindaci della Valle Elvo in fascia tricolore, il parroco e l’ex parroco della piccola comunità, oltre ad un sacerdote dell’oratorio di San Filippo, il gruppo Amici di Bagneri ed il presidente della Fondazione CrB che ha detto cose belle sul ruolo della Fondazione, che è anche quello di restituire all’onore del mondo ciò che viene dal nostro passato.

Insomma, dobbiamo darci la possibilità di ripensare a ciò che chi ci ha preceduto ha lasciato come testimonianza, ciò che è stato frutto di fatiche e sacrifici e che ancora oggi ci parla e ci esorta a volgere lo sguardo indietro, non per lasciarci macerare in improbabili passatismi, ma per cercare di recuperare concretamente valori che stiamo ogni giorno perdendo. Spesso, le generazioni più giovani, non hanno la possibilità di conoscere le loro radici che neppure più i loro genitori conoscono, perché troppo giovani anche loro e troppo logorati da esistenze affannose. Ma nonostante queste condizioni, che apparentemente non sembrano indurre all’ottimismo, chi è più attento potrà constatare un risveglio di interesse intorno ai piccoli borghi, un interesse che attraversa l’Italia tutta e che spesso coinvolge proprio le nuove generazioni.

Ragazze e ragazzi che riscoprono antiche manualità artigianali, che si riavvicinano a botteghe abbandonate da decenni, che cercano negli anziani di quei luoghi consigli e suggerimenti per ritrovare una dimensione di vita più accettabile, meno alienante, più libera. Bagneri è una piccola comunità frequentata da molti giovani, boys scout su tutti, e in qualche modo sta rinascendo e potrebbe divenire, per quella valle e per altri angoli del Biellese, una sorta di guida verso la riscoperta di dimensioni di vita che sappiano riportare alla quotidiana gioia per le piccole cose.

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