Pausa Caffè
Il Santuario di Oropa non è Milano Marittima
Pausa Caffè: la statistica dei flussi turistici contempla solo i pernottamenti
BIELLA – Con la fine dell’estate, inizia l’epoca dei bilanci della stagione turistica. Ed inizia il tempo degli equivoci. Soprattutto in un contesto come quello del Santuario di Oropa che non è località balneare né soggiorno montano, bensì luogo di preghiera e di devozione. Gli ultimi dati riferiscono di circa 15mila presenze nella prima parte dell’anno e soprattutto nella stagione estiva. Se dal Santuario di Oropa, in oltre otto mesi, fossero transitate 15mila persone, turisticamente parlando sarebbe stata una Caporetto.
In realtà, la media annua di presenze in Santuario, va oltre le 500mila ed in questi termini il discorso è ben diverso. No, non sto dando i numeri, sto semplicemente constatando che dal punto di vista turistico la statistica la si fa tenendo conto solo di chi, con i pernottamenti, lascia sul tavolo denaro sonante e se poi ne lascia altro anche al ristorante è ancora più gradito. Perché, alla fine, questo conta davvero, non il fatto che ogni anno fedeli e visitatori provenienti da ogni parte d’Italia… abbiano modo di avere un approccio con il Santuario mariano, vengano a conoscenza della sua storia, si uniscano in preghiera con i biellesi al cospetto della Madonna Nera.
Conta il denaro. Ma se è davvero così, dove sta la differenza sostanziale tra il Santuario di Oropa e Milano Marittima o Cortina? Il turismo che muove verso Oropa oltre mezzo milione di persone all’anno, ha un nome preciso, viene definito “turismo devozionale” cioè quel turismo che attraverso i pellegrinaggi si trasforma in atto di fede da parte di una moltitudine di persone. E’ dunque un qualcosa di assai diverso e più profondo di quanto non lo siano un bagno a Miramare o un’escursione in Valtellina.
Un giorno, un sacerdote, in occasione di un convegno sulle potenzialità turistiche del Santuario di Oropa, parlò di “luogo caratterizzato da una forte teofania”, cioè pervaso da un profondo senso del sacro. Insomma, un luogo ove non è possibile ridurre tutto a quei 15mila che hanno pagato le stanze e la polenta concia con un bicchiere di barbera.
Giorgio Pezzana
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ernesto trismegisto
21 Settembre 2023 at 23:25
Ma quante menate !
Scommetiamo che se gli lasci un’offerta di 500 € si diventa subito amici ?