Pausa Caffè
Differenziata e “it alert”, alla faccia dei cittadini
In entrambi i casi si tratta di imposizioni ai cittadini, senza concedere alternative
Raccolta differenziata dei rifiuti e “it alert”. Sono due argomenti dei quali si parla molto in questi giorni. Che cos’hanno in comune? Nulla, se non il fatto che entrambi sono stati imposti ai cittadini senza concedere alternative.
Inizio dai rifiuti. Ora che avevamo quasi imparato a differenziare i rifiuti collocandoli nei loro appositi contenitori, ci dicono che dal 1° luglio scorso tutto è cambiato. Ovviamente in peggio. Dunque, nelle campane verdi dove noi (e non i netturbini) portavamo vetro, tappi e barattoli di latta, ora deve essere conferito solo il vetro perché la latta va invece gettata nel sacco giallo della plastica. Nel cartesio vanno solo carta e cartone, mentre il tetrapack che contiene latte o altri liquidi, non va più con la carta ma finisce nella plastica, cioè in quel sacco giallo ove ora vanno messi anche lattine e coperchi in metallo. Ma, attenzione alle variabili: qualcuno faceva notare che i cartoni delle pizze consegnate a domicilio, andrebbero gettati con la carta ma, se troppo unti o sporchi di pomodoro, dovrebbero essere fatti a pezzetti e conferiti con l’umido.
Queste le volontà di Cosrab, comunicate con un limitatissimo preavviso, con qualche locandina e attraverso i giornali locali. In sostanza, saranno i cittadini che, pur pagando fior di bollette a Seab e Cosrab, alla fine faranno la parte più grossa del lavoro, senza essere retribuiti.
E veniamo a “it alert”. Un sistema inserito a nostra insaputa nei cellulari, senza alcuna richiesta di autorizzazione, così come ha voluto l’Europa. Dovrebbe servire a comunicare situazioni di emergenza (nubifragi, terremoti, alluvioni, pandemie) che in genere quando vengono comunicate sono già in corso. Ma sarà davvero soltanto quella la funzione di “it alert”?
Già c’è chi ipotizza che attraverso quello strumento sia stato creato il precedente (ed il passepartout) per poter rilevare i movimenti, le preferenze, le aree operative di ciascuno di noi. Insomma, verrebbe da dire “taci che il nemico ti ascolta”. E, attenzione, “It alert” è possibile disabilitarlo, ma non disinstallarlo. E noi continuiamo a firmare con convinzione documenti che ci assicurano di garantire la nostra privacy.
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