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Opinioni

Serve un patto “salva Biella”

Pensieri e parole di Vittorio Barazzotto

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BIELLA – Negli ultimi anni il tasso di litigiosità nella politica locale si è abbassato radicalmente. Non è un segnale di evoluzione, ma è l’effetto dell’azzeramento della critica. Prevale la regola del “cane non mangia cane”, per cui il comune non solleva problemi che potrebbero mettere in difficoltà la Provincia e viceversa o la Regione, che a sua volta non vuole creare attriti con il governo. In questo equilibrio statico ci si garantisce un posto sicuro in una prossima tornata elettorale.

Un gioco di opportunità, anzi di opportunismo, fatto sulle spalle dei biellesi che assistono al decadimento continuo dei servizi del territorio. Oltre alle funivie di Oropa, non riusciamo nemmeno più a far ripartire la funicolare; il parcheggio del Bellone è una cloaca.

Il vecchio ospedale simboleggia il clima di abbandono e di assenze di idee che circonda il nostro territorio, mentre le potenzialità dell’ospedale nuovo, che potrebbero esprimersi anche fuori provincia, vengono snobbate. I collegamenti ferroviari peggiorano nonostante gli abbonamenti siano sempre più costosi.

Manca la dialettica, il confronto, la riflessione, ad esempio sui lavori in corso nelle scuole, che, visti i numeri spietati di decrescita demografica, nei prossimi 10 anni potrebbero trasformarsi in edifici deserti. Possiamo tornare sul caso del ponte, perché oggi non sappiamo ancora quando verrà messo in sicurezza il suo basamento. A partire dal governo, un silenzio scandaloso. Non si parla di prevenzione, di messa in sicurezza del territorio sempre più fragile.

A febbraio di quest’anno Ermanno Rondi ha fotografato il presente del Biellese con intelligente lucidità, delineando cosa ci manca , prospettandone il futuro e alzando lo sguardo verso la luna, anziché l’ombelico. Purtroppo, le sue parole sono rimaste inascoltate. Si dovrebbe ripartire da una nuova politica non partitica, una sorte di costituente che riunisca le donne e gli uomini di maggiori capacità con l’obiettivo di pensare ad un patto “salva Biella”, spogliandosi dalle casacche di partito utili solo a conservare il proprio posticino, per l’amore verso il territorio che non merita di essere gestito come è stato negli ultimi anni. Questa disponibilità la si sta avvertendo per fortuna, ora si deve partire .

Vittorio Barazzotto

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2 Commenti

1 Commento

  1. Fabrizio

    25 Settembre 2023 at 14:04

    a biella manca un autostrada che la attraversi e porti fino in Svizzera,sarebbe l’idea che aiuterebbe al turismo ed a tante altre cose , gli alberghi a biella li chiudono per mancanza di turisti!

    • Filippina

      8 Ottobre 2023 at 14:04

      non si occupano di nulla, Biella è provincia ed ha una rete ferroviaria obsoleta, cosa aspettano a rendela funzionale anche per Torino? i collegamenti ferroviari sono importanti tanto quanto le strade.

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