Opinioni
Prendiamoci una vacanza da noi stessi
Pensieri e parole di Vittorio Barazzotto
BIELLA – Le vacanze più brevi e le risorse più limitate a Ferragosto hanno premiato il Biellese, dove da tempo non si registrava un flusso turistico così numeroso. Tra le mete più frequentate svettano il Santuario d’Oropa, Bielmonte e il lago di Viverone. I tanti che hanno cercato località più lontane hanno dovuto affrontare certamente molti più disagi, alla ricerca di qualche cosa da fare e di cui parlare al rientro al lavoro o da documentare sui social.
Anche se non ci sono più le fiumane di vacanzieri che si riversano sulle strade ad agosto, come accadeva ai tempi d’oro dell’industria, ci è rimasto il desiderio di trascorrere Ferragosto fuori, magari con una grigliata in un prato o un pic nic in spiaggia. Poco importa se il nostro desiderio è lo stesso di migliaia di altre persone, per cui ci troviamo incolonnati per ore sulle strade o ci stressiamo nella ricerca di un fazzoletto d’ombra in mezzo alla natura, schivando decine di altre griglie fumanti.
Non è forse che dietro a questo desiderio collettivo, si cela la paura di essere diversi? Non si prende nemmeno in considerazione l’ipotesi di starsene comodamente a casa, rimandando magari la stessa iniziativa in un giorno meno caotico, ma il timore di essere considerati asociali ci sottopone a supplizi estenuanti.
Come diceva Giorgio Gaber a volte dovremmo gustare l’idea di non esserci, il pensiero delle tensioni che accompagnano le cose da fare nelle feste comandate dovrebbe farci preferire la tranquillità e la possibilità di trascorrere del tempo senza fare nulla. Forse perché la vera vacanza è quella da noi stessi.
Se avessimo poi un territorio più propenso a farsi visitare, con bar aperti e funivie in attività sarebbe più semplice organizzare una gita anche in altri periodi dell’anno.
Vittorio Barazzotto
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