Opinioni
L’arroganza del potere
Pensieri e parole di Vittorio Barazzotto
BIELLA – Il ponte della tangenziale resterà chiuso per un mese e c’è chi ipotizza cinque mesi.
ANAS, responsabile degli interventi, non fornisce altri dettagli, come la data di inizio lavori e la durata del cantiere, incurante dei disagi che il blocco provocherà. All’arroganza del potere esercitato da ANAS si affianca la leggerezza dei nostri amministratori nel governare un’emergenza grave per migliaia di cittadini.
L’antipasto degli effetti devastanti di una chiusura seppur parziale, i cittadini l’hanno provata una decina di giorni fa, tanto da paventare l’ipotesi d’interruzione di pubblico servizio. Nessuno sapeva niente!
In assenza di un piano di gestione all’annunciata imminente chiusura, per non bloccare l’accesso alla città, Gianluca Susta e il sottoscritto hanno proposto alla provincia di ripristinare in emergenza il guado che venne allestito nel 1993 (in soli 55 giorni) e che consentì per due anni di contenere il disagio del ponte crollato.
La risposta fornita richiama gli impedimenti burocratici derivanti da leggi regionali che vietano la viabilità sui guadi dei torrenti. Un riscontro insoddisfacente, visto che l’emergenza che si verrebbe a creare consentirebbe di invocare interventi e poteri straordinari da parte di Regione e Provincia, esattamente come avvenne quasi trent’anni fa.
Urge convocare un tavolo tecnico con i soggetti istituzionali per trovare una soluzione alla chiusura del ponte, che non ci isoli ulteriormente e che tenga conto che Biella da anni è tra le province peggio servite dalle infrastrutture a livello nazionale. Abbiamo assessori regionali, ministri e sottosegretari biellesi: mettiamoli in campo per aprire un varco nella testuggine ANAS e per affrancarci da un destino che sembra segnato.
L’alternativa è farci isolare dalle rive del Cervo, un destino impietoso che il biellese non merita e non può permettersi.
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