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C’è un motivo se litighiamo sempre di più

Pensieri e parole di Vittorio Barazzotto

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BIELLA – Su un quotidiano nazionale è stato pubblicato un approfondimento sui contrasti sempre più frequenti nelle assemblee di condominio. Nulla di nuovo rispetto al passato, tuttavia ora la situazione è peggiorata, a causa delle difficoltà economiche che si sommano alla vetustà di molti edifici.

Anche nel biellese si registra lo stesso andamento. Gran parte delle palazzine, costruite in fretta negli anni del boom economico, oggi sono datate e richiedono interventi per l’efficientamento energetico e per tutti i vari lavori di manutenzione, necessari specialmente negli edifici costruiti negli anni ’60 e ’70, poiché quelli precedenti hanno retto meglio il trascorrere del tempo.

A parte le motivazioni più evidenti, come le scarse risorse economiche delle famiglie e lo spopolamento di molti appartamenti, si osserva una crescente reticenza delle persone ad investire denaro su interventi che potrebbero dare un beneficio in futuro. Meglio vivere il presente, magari concedendosi un piccolo sfizio, rimandare la manutenzione ad un domani indefinito e votare a sfavore dei lavori necessari. L’età avanzata della popolazione non aiuta, per i tanti anziani soli, magari con figli lontani, impegnare denaro per dare un futuro alla casa è impensabile.

In alcune parti d’Europa sono le agenzie immobiliari, proprietarie degli edifici, che decidono come intervenire e non i privati cittadini con i loro interessi contrapposti.

Le assemblee di condominio sono comunità con le stesse dinamiche dei nuclei più grandi e rappresentano un punto di osservazione sui desideri e sulle paure delle persone. La litigiosità crescente deriva probabilmente dall’insicurezza e dalla paura di un domani difficilmente codificabile, tra pandemie, guerre, immigrazione e un apparato di servizi in continuo peggioramento. Vivere solo il presente e fuggire dalla pianificazione del domani, purtroppo, tenderà a peggiorare la situazione di un futuro che ci aspetta dietro l’angolo.

 

Vittorio Barazzotto

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2 Commenti

1 Commento

  1. Emme F.

    15 Maggio 2023 at 15:12

    Belle parole, buone riflessioni…Purtroppo l’oggi è il futuro dietro l’angolo di era giovane qualche hanno fa, e se il futuro che si sono ritrovati è un disastro, pur in un periodo passato di crescita, assenza di guerre in Europa, pandemie ecc. Figuriamoci come si possa sperare in qualcosa di meglio. Chi pur guadagnando uno stipendio medio, basso è riuscito a farsi una casa, risparmiando per un mutuo, o come si poteva, tutto vuole, meno che dover ritornare a risparmiare in un età avanzata, solo per accontentare l’unione europea su il green. Sicuramente un passo da fare, ma che non si può scaricare su i singoli cittadini dopo che qualcuno con le proprie aziende ha inquinato senza remore, gettando benzina su un processo che comunque avverrà per un ciclo naturale del pianeta. La speranza nel futuro non dovrebbe mai morire, ma se non si cambia ottica, sul continuo voler ingrassare banche e i soliti furbi che trovano da mungere in tutte le situazioni, non ci sarà mai un futuro migliore, e meno ancora sperare che siano sempre i meno abbienti a pagarne il conto. L’Europa vuole il Green? Iniziamo a farlo, come già in atto con le nuove costruzioni, per quelle datate, un po alla volta, si arriverà… Non si può pensare di abbassare il prezzo di mercato di un immobile per una certificazione sognata la notte precedente. Litigiosi? Ne vedremo delle belle.

  2. Pier Giovanni Malanotte

    15 Maggio 2023 at 18:49

    Un tempo un padre diceva al figkio : se fai il bravo quando morirò ti lascio la casa; ed il figlio ringraziava.
    Oggi se un padre ripete lo stesso discorso il figlio risponde : vendila fanne quello che vuoi ma non me la lasciare vuoi forsi rovinarmi ?

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