Biella
Corrado Pinzano è campione del Tir
Il pilota biellese vince con una gara di anticipo, complice la squalifica del rivale Testa
Corrado Pinzano è campione del Tir.
E’ un finale incredibile quello che ha vissuto il “Rally Città di Bassano”, del quale lo scorso fine settimana si è disputata la 41esima edizione. Una corsa, valevole come penultimo appuntamento del Trofeo Italiano Rally, bella come poche altre, rivoluzionata peraltro a “motori spenti” dopo l’arrivo.
Le verifiche post-gara hanno infatti escluso Giuseppe Testa e Gino Abatecola, trovati sottopeso di appena sei chilogrammi sulla loro Skoda Fabia RS Rally2. Confermato il secondo posto del pilota biellese Corrado Pinzano e del navigatore Mauro Turati a bordo della Volkswagen Polo GTI R5.
Corrado Pinzano è campione del Tir
Ma la notizia più grosso è un’altra. Ai sensi dell’articolo 30 dell’RdS del Trofeo Italiano Rally, “ai conduttori esclusi dalla classifica con provvedimento dei commissari sportivi per irregolarità tecniche o per rifiuto di sottoporsi a verifiche tecniche sarà attribuita una penalità di -10 punti. Non sarà possibile scartare il punteggio della gara in cui è stata applicata la penalità”.
La classifica generale del Tir subisce dunque uno scossone di proporzioni notevoli. Un campionato che sembrava apertissimo in vista dell’ultima gara a Como sarebbe dunque chiuso. Pinzano è già salito a quota 81 punti, mentre Testa è sceso addirittura a 67-5. La regola del doppio scarto e l’impossibilità di scartare questo -10 porterebbe Testa a 90 punti in caso di vittoria a Como, ma gli resterebbero da scartare i 10 punti del “San Martino”. Se invece Pinzano non partisse nemmeno per la gara in terra lariana manterrebbe i suoi 81 punti, che gli consentirebbero così di aggiudicarsi il titolo di campione del Tir.
Le parole del campione
«E’ davvero un gran bella soddisfazione! – dichiara lo stesso Pinzano -. Una vittoria meritata, dopo una lotta lunga praticamente tutta la stagione. Nel corso dell’anno abbiamo dovuto fare i conti con almeno un paio di episodi sfortunati, quindi è come se avessimo pareggiato i conti. Sinceramente non so cosa sia successo sulla vettura di Testa, è stato un errore, ma queste sono le gare, del resto la squadra deve tenere sotto controllo anche questi particolari».
«Un bel titolo, in particolare per un “gentleman-driver” come me, dunque un pilota non professionista – prosegue il pilota biellese -. I sacrifici nel corso della stagione sono tanti, si passano praticamente otto settimane fuori di casa. Vorrei dunque dedicare questo successo al team di preparatori e meccanici, la PA Racing, al navigatore Mauro Turati e al mio coach Mario Trolese. E poi, ovviamente, alla mia famiglia, che mi supporto e sopporta».
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