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Biella

Turismo 2.0 (una storia vera ma non troppo)

L’ultima rubrica della pagina satirica La Biella che piaceVa

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Biella vuole rilanciare il turismo, cosa ben nota, anche se l’hanno capito in pochi, quindi direi, allo stato attuale, di analizzare un ipotetico viaggio in città.

UN WEEKEND IN VACANZA A BIELLA (e potremmo fermarci a questo che fa già abbastanza ridere ma andiamo avanti).

La famiglia Pirlotti decide di passare 3 giorni di vacanza a Biella, ridente cittadina piemontese famosa (o famigerata, dipende dalla prospettiva) per una serie di attrazioni che la rendono unica nel suo genere.

(Saltiamo la parte in cui la famiglia decide di arrivare in treno, è troppo deprimente anche per noi.)

I Pirlotti arrivano in auto all’uscita Santhià e subito si rendono conto come una città nota, ai suoi tempi, per l’esportazione di molti prodotti unici, non abbia un raccordo autostradale. Il tragitto è lungo e tortuoso, basta un mezzo pesante a velocità moderata per rendere il tragitto Santhià-Biella più lungo della Parigi-Roubaix ma con lo stesso terreno accidentato. L’arrivo in centro è salutato da una coda infinita, qualche lavoro, qualche deviazione, qualche rallentamento ed è subito pomeriggio, sera, albergo, riposo e l’inizio del tour della famiglia Pirlotti è già volato, senza ancora aver visto praticamente nulla. PRIMO GIORNO ANDATO.

Risveglio in Albergo, in centro e quindi come non approfittare per fare una passeggiata nel viale più storico e famoso? I Pirlotti cercano subito di capire dove sia il problema, magari una qualche festa in un luogo diverso, oppure un evento itinerante che ha convogliato tutta la gente altrove, un po’ basiti si concedono un “vasca” in via Italia tra negozio (aperti e chiusi) e molti slalom, per evitare tutto quello che i gentil padroni dei pelosetti pucciosi non hanno tempo, voglia e senso civico di raccogliere. Arrivati quasi in cima decidono quindi di visitare la vecchia Biella, il borgo del Piazzo e si accingono a prendere il ben noto ascensore inclinato. Come da tradizione locale, restano bloccati per alcune ore a metà percorso facendo amicizia con i proprietari delle case adiacenti le rotaie e con alcuni simpatici e un po’ stufi vigili del fuoco. Una volta tratti in salvo desistono e fanno rientro in albergo. SECONDO GIORNO ANDATO.

L’ultimo giorno, prima di partire, I Pirlotti cambiano strategia e decidono di visitare il santuario di Oropa, tra mille deviazioni raggiungono la Mecca locale e dopo aver speso quasi tutti i risparmi per 4 caffè e un cabaret di biscotti non richiesti fanno rientro in albergo ma non prima di aver cercato invano un qualche negozio aperto di domenica per un po’ di shopping.

Sconsolati, grazie ad alcune dritte, vengono indirizzati agli Orsi, dove acquistano cose inutili che avrebbero trovato anche nel centro commerciale sotto casa. TERZO GIORNO ANDATO.

I Pirlotti salutano Biella e si dirigono verso il raccordo di Santhià, lasciandosi alla spalle un sapore amaro di cose non viste e di cose viste male. Un peccato per loro e per l’intera città, che però li ringrazia, per non aver fatto baccano dopo le 21.

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5 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    13 Marzo 2025 at 18:48

    E’ facile indovinare che l’autore di questo ammasso di pattume, sia parte integrante della famiglia Pirlotti. Bravo, anche questa settimana hai prodotto il tuo numero di caratteri inutili sotto forma di polemica sterile e ti senti soddisfatto. Noi ti commiseriamo e continuiamo a sperare che prima o poi tu ti trovi un hobby o ti faccia una vita e la smetta di ammorbare queste pagine. Non fai ridere, non fai riflettere, non susciti altro che sdegno.

    • Giovanni

      13 Marzo 2025 at 22:02

      Mi spiace dover dire che in questo articolo, ha centrato il caso o problema, non posso definirmi un suo fautore, ma quando si dicono le cose giuste, bisogna riconoscerle.

  2. Bruno

    13 Marzo 2025 at 21:12

    Armando sa solo insultare e questo fa capire l intelligenza della destra forse ha fatto la quinta elementare ma si sa la maggior parte di chi ci governa non è laureato

    • Giuseppe Torri

      14 Marzo 2025 at 9:13

      Perchè tu cosa fai Bruno eh? Guarda che li leggiamo i tuoi commenti in giro e sei tu quello che sa solo insultare e basta e con le solite cose. E basta, cazzo!

  3. Ardmando

    14 Marzo 2025 at 9:04

    Giovanni lei è libero di pensarla come crede ma la realtà è un altra e questa rubrichetta da quattro soldi serve solo a fare polemiche inutili, come quella del pizzaiolo-vorrei-fare-il-politico. Il resto è brusio di fondo insignificante e maleodorante.

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