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La Biella che piaceVa

L’ironia è una cosa seria

La rubrica curata ogni settimana dalla pagina satirica La Biella Che Piaceva

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L’estate entra nel vivo, le feste in piazza si moltiplicano, gli eventi itineranti, con il beneficio del bel tempo, riempiono i rioni, la gente è felice, i ragazzi fanno festa, gli anziani chiamano i Carabinieri per ogni sciocchezza, insomma tutto sta procedendo come da copione.

In mezzo a tutto ciò mettiamoci pure un vice presidente del consiglio comunale cittadino con la verve ironica e una giunta non troppo avvezza alla satira, il tutto condito con una sfilata di moda annullata per “pudore”, una manciata di auto ribaltate qua e là e voilà, l’estate biellese, signore e signori, è servita. Non vogliamo addentrarci troppo nella diatriba comunale in quanto sono già state spese parole su parole da tutti i fronti ma una cosa che dovrebbe essere nota a tutti è che l’ironia è una cosa seria e le sue dinamiche sono a noi molto care ma anche lei ha delle regole, dei dettami e sicuramente l’episodio, con tutte le sue derivazioni, avrà chiarito anche questo ai diretti interessati.

Noi restiamo dell’idea che quando si ricopre una carica pubblica, i social bisognerebbe metterli da parte, a sinistra come a destra, non c’è distinzione, il web è pieno di episodi simili e ovviamente quando vengono alla ribalta, tutti reclamano la propria ragione.

Beh, non ci sono mai vincitori o vinti, ma soltanto un modo pacato per affrontare le cose, da una parte con un po’ di leggerezza (era una battuta, oltretutto divertente) e dall’altra con la consapevolezza che ricoprendo una carica istituzionale si è maggiormente esposti e gli addetti ai lavori più radicali, si aspettano sempre massima professionalità, fino alla noia.

Questo episodio non è il primo e non sarà l’ultimo caso, Biella in passato ha già vissuto il momento “social delirio nazionale” coinvolgendo assessori di una e l’altra sponda, tanto per citarne un paio, il commento di Moscarola sulle elezioni in Emilia Romagna e il “Dovete morire voi e il vostro Black Friday” dell’allora assessore La Malfa, entrambi si scusarono e tutto finì a tarallucci e vino (come sempre).

Ve li ricordavate questi bei momenti? No eh… normale tranquilli, questo è il web, un mondo dove ci si indigna e poi si dimentica alla velocità della luce e sarà così anche questa volta, tra un po’ non se ne parlerà più, almeno fino alla prossima che, state pur certi, arriverà.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Sonia ganz

    15 Luglio 2024 at 19:37

    sig. 《giornalista》, ha dimenticato il capolavoro in piazza vittorio veneto : livello piazza uguale ai portici, cosi’ quando piove l’ acqua va sotto il porticato, i livellatori a motore della sistemazione pietre con vibrazioni fortissime, l’ acqua forse in una infiltrazione e’ passata e ha fatto fare la voragine, con domanda : i portici sono sicuri ???? ora chi paghera’ i danni ??? non e’ certo la colpa del palazzo, e’ evidente, cosa succedera’ ora ? prima passava gente, ora e’ tutto deserto, chi ha un negozio cosa fa ora ??

    • Ardmando

      16 Luglio 2024 at 11:36

      E i Marò? E Renzi chefffà? E le scie chimiche? Lo sa vero che la pioggia è causata dalla scie chimiche volute dai Rettiliani di Nubiru? I portici sono portali per la dimensione arcobalengo, i turisti e i cittadini che lei (e solo lei) non vede, viaggiano attraverso i portali. Scaltri come faine quelli che hanno realizzato i portali e la piazza-non-piazza.
      Si cercano tracce di acqua quando piove ma non ne sono state rilevate. I sensori di alta marea installati nei pilastri dei portici segnalano che è tutto regolare. Sarà un gombloddo del “palazzo”. Non ha ricevuto la circolare 345bis che la informava dei cambiamenti?

      A parte il delirio del commento qui sopra, questa rubrichetta si conferma essere lo squallore settimanale immancabile. Qualunquisti e polemizzatori di tutto il biellese, udite udite: è arrivato il nuovo numero della rubrica più superficiale d’Italia. Rabbrividite.

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