BiellaLa Biella che piaceVa
La dura vita del complottista
L’ultima rubrica della pagina satirica La Biella Che Piaceva

Per un attimo l’esecutivo ha ventilato l’idea di aumentare il pedaggio autostradale, una mossa che negli anni (quasi) tutti i governi hanno fatto ma a fronte delle polemiche giunte da più parti, l’emendamento è stato ritirato.
Bene direte voi e invece no perché in quel breve lasso di tempo in cui la cosa sembrava quasi certa, sono partiti in quarta anche a Biella i nuovi cavalieri della rivoluzione da divano, che hanno annunciato platealmente “ok, allora niente più autostrade”, gli stessi che probabilmente sognano di rimuovere la scritta Europa dalla targa, che dicono di non bere più il caffè al bar dopo l’aumento dei gestori, che non usano i sacchetti per frutta e verdura, portando le arance in cassa tipo giocolieri del Cirque du Soleil e che, ovviamente, hanno disattivato it-alert e snobbano it-Wallet.
Ciò che fa sempre sorridere è come queste pseudo rivolte virtuali siano relegate a quattro farsette sconclusionate sui social, seguite da una serie di copia incolla da siti che conoscono solo loro ma, a conti fatti, i risultati stentano ad arrivare e infatti le autostrade sono sempre piene, i sacchetti sempre usati, i bar continuano a fare caffè e anche loro, zitti zitti, probabilmente seguono la massa di noi pecoroni, ma senza farne menzione.
Ma allora quanti sono davvero i rivoltosi da plaid e buiota? E soprattutto, perché continuano a scrivere e a indignarsi su un social che profila e traccia ogni loro movimento virtuale (mettere un nome falso non serve a nulla, ingenui) inneggiando a presunti controlli da parte di entità mistiche che tutto sanno, tutto controllano e ovviamente tutto si lasciano sfuggire, in modo che la signora Maria, mentre gira il sugo, riesca a scovarli e sputtanarli?
Se il mondo fosse così in pericolo, i siringati condannati a una morte inesorabile, le scie chimiche sempre più invasive e il controllo da parte del nuovo ordine mondiale così radicato, non sarebbe logico rovesciare i governi con qualche azione concreta che vada oltre le arrabbiature su internet e le prese in giro fini a se stesse? Certo sarebbe la cosa giusta da fare ma se così fosse, chi resterebbe poi su Facebook a protestare e perculare noi pecorelle a suon di meme ed emoji?
Ecco spiegato il motivo, anche complottare è un duro lavoro ma qualcuno deve pur farlo, il problema è che non hanno ancora deciso chi deve restare a casa a copia incollare la qualunque e quindi, nel dubbio, ci restano tutti che per le rivolte in piazza ci sarà tempo, magari tra un post e l’altro.
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Soniaganz
23 Dicembre 2024 at 19:52
grazie del pensiero ….. con tutti i soldi presi, oropa poteva rimettere a nuovo la strada/ l’ hotel miravalle/ il trenino/ la galleria sopra /fare 2 alberghi nuovi, fare 2 parcheggi nuovi, rifare la cabinovia x il mucrone,/ ma ha ragione……. sono una complottista……