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La Biella che piaceVa

Buon Anno e buona fortuna, ne avremo tutti bisogno

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Biella in fondo non è poi tanto male.

BIELLA – Alla fine pure questo 2023 ce lo siamo levati dalle p**le. Archiviate le solite sterili polemiche, ci prepariamo ad affrontare il 2024 carichi di entusiasmo e buoni propositi che probabilmente verranno prontamente smentiti e smontati già il 2 gennaio. Ma in sostanza cosa ci lascia di buono quest’anno passato? E soprattutto ci lascia davvero qualcosa di buono? La partenza con il botto l’abbiamo fatta già a Febbraio con la ruota panoramica in centro, ah che bei ricordi, che bei lamenti, che bei giramenti di ruota, ve l’eravate dimenticata eh? Questo è stato solo l’inizio, il preludio a un 2023 frizzante, con una situazione così carica di malumore e disagio che certi fastidi non si vedevano dal… 2022.

I mesi sono poi trascorsi felici e spensierati tra un buco e l’altro, la primavera, i primi caldi, le passeggiate in centro a piangere in silenzio anche se ancora non sapevamo che il peggio era dietro l’angolo, con l’arrivo dell’estate Biella si è infatti trovata catapultata nel più grande evento catastrofico che a confronto l’esplosione di Tunguska del 1908 in Siberia è sembrata una marachella.
Sì perché, nonostante i mille avvisi, proclami, editti reali, nessun biellese era davvero pronto, davvero preparato, davvero predisposto alla chiusura del ponte della Tangenziale (anche se solo in un senso di marcia).

Ancora salgono i brividi a ripensarci, si vocifera che gli ultimi in coda siano rientrati a casa solo poche settimane fa, in tempo per festeggiare il Natale, esausti e in alcuni casi non riconosciuti dagli stessi parenti che ormai ne avevano smarrito il ricordo.

L’estate 2023 ci ha insegnato molto, abbiamo imparato nuovamente a usare freno e frizioni con parsimonia, abbiamo conosciuto nuovi incredibili paesini, ignorati fino a quel giorno, imparato a memoria le hit estive passate in radio a random, è stato tutto così intenso che quasi quasi ci vorrebbe il bis, giusto per non perdere il ritmo.

Ma Biella non ha vissuto solo all’ombra della Tangenziale, ci siamo anche prodigati nell’ennesima crociata contro le feste in centro, Bolle di Malto, mercatini vari ed eventi itineranti che hanno tolto il sonno agli orsi cittadini.

Nonostante questo ci siamo avviati verso la chiusura con una lieta notizia, scalando la classifica della qualità della vita di ben 13 posizioni, in base a quali criteri specifici ci è ignoto saperlo ma teniamoci i crudi numeri, gongolandoci nel merito di non aver meriti.

Giunti alla fine dell’anno abbiamo tirato un sospiro di sollievo, siamo ancora qui, vivi e vegeti, pronti per una nuova avventura, per un 2024 di fuoco, perché sarà l’anno delle elezioni comunali, delle 4 corsie sulla Trossi, dei treni che forse arriveranno, l’anno dove tutto può succedere ed essendo a Biella, state pur certi che succederà, come da tradizione, nel peggiore dei modi. In conclusione, buon Anno e buona fortuna, ne avremo tutti bisogno.

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