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Biella e i suoi adorabili cazzari

Rubrica LBCP: A proposito delle minacce fatte al vicesindaco Moscarola

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BIELLA – Stop, fermi tutti, facciamo un passo indietro fino al Medioevo, che a quanto pare a Biella pare non esser mai finito.
Siamo ben consci che l’argomento sia scottante e che potrebbe generare malumori e dissapori tra il popolino del web, campione indiscusso di disagio social, ma dopo quasi due anni dall’inizio della pandemia pensiamo sia giunto il momento di spendere due parole su questa situazione che nel bene o nel male ci ha cambiati tutti per sempre.

Non entreremo ovviamente nel merito della vicenda contagi, vaccini, cinesi che mangiano pipistrelli e Trump che si batte per salvarci tutti dai rettiliani, perché, non frequentando bar del paese o gruppi telegram della verità assoluta, non siamo informati sul piano di distruzione di massa adottato in gran segreto dai potenti del mondo (un piano così segreto che però è stato scoperto dal benzinaio sotto casa e da qualche casalinga che conosce un tipo amico di un altro tipo che sa delle cose ma non può dirle apertamente).
Ci limiteremo a puntare lo sguardo su l’ennesima vicenda squallida collegata a tutto ciò.

Qualcuno, preso dalla foga di non si bene cosa (potrebbe trattarsi di fontina avariata o polenta scaduta) si è preso la briga di minacciare di morte il vice sindaco cittadino per alcune sue esternazioni in merito a chi possa fare cosa nell’ambito delle manifestazioni no-vax.
Ma seriamente c’è in giro gente così, che oltretutto conosce benissimo tutti i complotti del mondo ma non sa che anche sui social si può essere perseguiti per reati più o meno gravi.

Lo sberleffo, la presa in giro, l’insulto velato ma mai volgare o personale è un’arma che anche questa rubrica negli anni ha utilizzato ma senza mai superare quel limite dettato dalla decenza e dal buon senso.
Bene ha fatto Moscarola a sporgere denuncia perché l’unico modo per “punire” certi atteggiamenti è toccare il portafoglio di alcuni individui.
Capiamo bene che ci sia del disagio e del malumore ma se alcuni pensano che questo sia il modo di risolvere le cose forse non sono così lontani dal pensiero delirante dei loro beniamini.

Biella si è dimostrata ancora una volta incapace di distinguersi per qualcosa di positivo, ricordandoci che in fondo siamo e saremo sempre degli adorabili cazzari.

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