BiellaLa Biella che piaceVa
A Biella il meteo non si guarda più: si subisce
L’ultima rubrica della pagina satirica La Biella che piaceVa
A Biella non ci sono più i giorni di sole che ti godi, o le piogge che rinfrescano. No: qui due giornate serene e subito scatta l’allerta siccità, con i prati che diventano gialli e gli alberi che ti lasciano addosso resina come souvenir. Poi bastano tre giorni di pioggia e scatta l’altra emergenza: smottamenti, fango, strade che diventano torrenti e buche che si trasformano in piscine. Non c’è più un equilibrio, solo l’altalena costante tra “deserto del Sahara” e “foresta pluviale amazzonica”.
Biella, che un tempo era famosa per la lana, le montagne e i santuari, ormai si distingue per un’altra eccellenza: la capacità di passare da un disastro all’altro con la stessa rapidità con cui si cambia canale. Le mezze stagioni non sono scomparse: sono state sostituite da un nuovo calendario, quello delle allerte. Qui non si dice più “che tempo farà domani?”, ma “che colore tocca oggi?”.
E così, mentre le persone fanno finta di abituarsi, la città resta sospesa in una routine assurda: un giorno ti asciughi al sole bollente, quello dopo navighi per raggiungere il supermercato. Biella non è né soleggiata né piovosa: Biella è perennemente in attesa della prossima emergenza.
Morale? Qui non viviamo più tra estate e inverno, ma tra un’allerta e l’altra. È la nostra vera stagione fissa, l’unica che non finisce mai.
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Ardmando
2 Settembre 2025 at 8:29
Il solito concentrato di idiozia di questa rubrica inutile viene diluito nella solita aria fritta. Parole vuote gettate li a caso, giusto per tentare di riempire una pagina. Patetico, come sempre.
Emerson
3 Settembre 2025 at 1:44
prendiamola come viene…..chi se ne frega, basta la salute.
Giovanni
2 Settembre 2025 at 21:24
Forse l’autore pensa che il tempo dipenda dai politici Biellese e possano essere degli stregoni.
Giorgio
3 Settembre 2025 at 8:14
Cosa significa esattamente la frase “A Biella il meteo non si guarda più: si subisce”? Che prima qualcuno aveva il potere magico di cambiare le condizioni meteo? Ma La Provincia di Biella lo paga questo “prezioso” autore di questa “preziosa” rubrica? Mi auguro di no.