Seguici su

Il Punto Esclamativo

Ponderano-Biella: derby anche calcistico in nome di Vittorio Pozzo!

La rubrica “Il Punto Esclamativo” di Corrado Neggia

Pubblicato

il

Dove l’azzurro delle maglie diventa l’azzurro dei Cieli! È con questo glorioso incipit che ritengo doveroso introdurre l’evento che proietterà lunedì 1° Maggio (Festa dei Lavoratori!) Ponderano e Biella in un derby che esula dai toni, spesso accesi, delle controversie ospedaliere, (in)degne dell’annoso refrain preso in prestito (parafrasandolo!) nientepopodimenoche da Elio e le Storie Tese: “Parcheggio si, parcheggio no…”. Eccetera, eccetera!!!

Ed è grazie al mitologico Vittorio Pozzo, cittadino di Ponderano e nume tutelare dello Stadio di Biella, a lui titolato, che il derby tra le due località confinanti si consumerà su una vasta area più consona al termine anglosassone: un bel rettangolo delimitato da strisce di gesso e invaso, di volta in volta, da 22 adolescenti della categoria Giovanissimi. Esulando volontariamente dai dettami prettamente sportivi (servizio a parte!), non rimane altro che rimarcare il valore (morale, culturale, storico… ma soprattutto etico!) dell’iniziativa, virgolettando un paio di pensieri del deus ex machina di tutto ciò, al secolo Ermanno Rosso, presidente del Ponderano: «Siamo a un passo dallo storico traguardo della 25esima edizione e questa che la precede, sempre improntata a mantenere vivo il ricordo di Vittorio Pozzo, ha il piacere e l’onore di annoverare nuovi partner che ringraziamo per il prezioso aiuto».

Dicesi anche… l’unione fa la forza! E con colossi sensibili a richiami con valori simili a questo (Fondazione Fila Museum, Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, istituzioni territoriali ad ampio raggio, eccetera…) nulla diventa impossibile e impercorribile. Prosegue patron Rosso: «Ai ragazzi impegnati in campo ricordo che due delle quattro stelle di cui orgogliosa si fregia la Nazionale Italiana e che si vedono nello stemma sulle maglia azzurre, sono frutto delle vittorie ottenute nel 1934 e 1938 dal Citì e dai suoi ragazzi, che nel bel mezzo del loro cammino ci regalarono anche l’unico successo olimpico (Berlino 1936), oltre a due coppe intercontinentali. Ai ragazzi che onoreranno questa edizione, ai tecnici, ai dirigenti, a tutti porgo un cordiale benvenuto nel nostro amato Biellese».

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *