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BiellaIl Dardo

Italia agli Italiani

La nuova versione de “Il Dardo”, la rubrica di Guido Dellarovere

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Da qualche anno, il patriottismo è tornato di moda. Da destra a sinistra, tutto l’arco politico sembra aver riscoperto l’amore per l’Italia, l’orgoglio nazionale, l’“italianità”. E pensare che, non molto tempo fa, parlare d’identità italiana era considerato tema scomodo, quasi “di parte”: la sinistra lo evitava con pudore ideologico, i movimenti padani lo piegavano a un regionalismo esasperato. Poi, complice il vento del consenso, ecco la conversione collettiva: oggi tutti si scoprono patrioti.

È in questo clima che nasce la vicenda del voto ai sedicenni a Biella. Una proposta che, almeno in partenza, sembrava un raro esempio di armonia politica: destra e sinistra unite nel dare voce ai più giovani, superando perfino le rigide disposizioni della Costituzione. Una favola civica, potremmo dire, fino a quando non è arrivato il nodo decisivo: chi potrà votare?

L’amministrazione comunale ha precisato che il voto spetterà solo ai sedicenni italiani. Una scelta coerente con il principio, sancito dalla legge, secondo cui il diritto di voto è legato alla cittadinanza, non al colore della pelle o alla religione. Fin qui, nulla di nuovo. Ma è bastato questo per far svanire la magia dell’“accordo bipartisan”.

Improvvisamente, gli stessi che sventolavano il tricolore alle celebrazioni del 2 giugno hanno gridato allo scandalo, dimenticando il patriottismo di cui si erano fatti portavoce. Perché? Forse per la consapevolezza che, tra i giovanissimi di origine straniera, si trova un bacino elettorale potenzialmente più favorevole alla sinistra. Da qui le accuse, i paragoni azzardati, come quello tra il voto dei quartieri e le assemblee condominiali, e la solita retorica della discriminazione.

Eppure, la legge italiana è chiara. Un cittadino extracomunitario può diventare italiano dopo dieci anni di residenza legale, ridotti a cinque per rifugiati o apolidi e a quattro per i cittadini dell’Unione Europea. Esistono poi altri canali, come la nascita in Italia (con possibilità di richiedere la cittadinanza al compimento del 18° anno), il matrimonio con un cittadino italiano o il servizio per lo Stato. Dunque, il problema, come spesso accade, non esiste: chi possiede i requisiti è già cittadino e, di conseguenza, elettore a pieno titolo.

Personalmente, condivido la scelta dell’amministrazione biellese. Tuttavia, dubito che l’apertura del voto ai sedicenni avrà un impatto significativo sull’affluenza. I giovani, purtroppo, mostrano sempre meno interesse per la politica, e la partecipazione alle urne continua a calare a ogni tornata elettorale.

Sarà interessante osservare come andranno le elezioni dei quartieri a Biella. Mi auguro di essere smentito, e che i ragazzi dimostrino con i fatti di avere voglia di contare. Nel frattempo, gli extracomunitari che aspirano a diventare italiani potranno, come è giusto, farlo seguendo le regole. E, una volta italiani, saranno i benvenuti anche nell’urna.

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9 Commenti

1 Commento

  1. .Bruno

    27 Ottobre 2025 at 20:35

    che è ora di cambiare questa legge stupida chi lavora in Italia e chi nello sport porta avanti il bello dell Italia è italiano

  2. Luigi

    27 Ottobre 2025 at 21:30

    Anche gli Italiani che sono residenti al principato di Monaco, possono essere Italiani, pur non pagando le tasse in Italia. Caro Bruno prima di dire fesserie pensaci.

  3. Ardmando

    27 Ottobre 2025 at 23:11

    Italia agli italiani ed Europa agli europei. Fermiamo la colonizzazione islamica e riduciamo drasticamente la presenza di quelli che sono già a fare nulla se non i criminali.

  4. Emerson

    28 Ottobre 2025 at 9:48

    i giovani mostrano sempre meno interesse per la politica e non solo, ormai sono dei vegetali, poiché vivono perennemente sui Smartphone a vedere video di cazzate fatti dalla deficienza artificiale non sono in grado di comunicare se non tramite WhatsApp o Messenger, e tutto questo grazie a genitori che non sono in grado e non hanno la capacità di crescere ed educare i propri figli.

  5. .Bruno

    28 Ottobre 2025 at 15:57

    mi fate tutti ridere solo vent’anni fa a Torino non affittavano ai meridionali perché secondo loro non erano italiani e i biellesi ai veneti perché erano stranieri , tutto il mondo è paese ma avete la memoria corta anzi no vi siete rimbambiti e tanto a cominciare da chi ha scritto l articolo e dalle vostre risposte da asini

  6. Ardmando

    28 Ottobre 2025 at 19:33

    Grugnisci quanto vuoi bruno/arnoldo/gigi/sonio, sai fare solo quello. Fuori gli islamici dall’Italia e dall’Europa, fermiamo la colonizzazione prima che sia troppo tardi. Confini dell’Unione chiusi e deportazioni di massa. Rafforzamento delle difese con l’incremento di uomini e mezzi degli Eserciti e vigilanza stretta dei mari con politiche a zero ingressi. E messa al bando di QUALSIASI Organizzazione Trafficanti di Esseri Umani (altrimenti note come ONG). Poi si passerà alla chiusura di tutte le moschee non autorizzate. Ci vuole decisione, fermezza e coraggio per sradicare il cancro islamico dell’Italia e dall’Europa.

  7. .Bruno

    28 Ottobre 2025 at 22:39

    spero che la tua casa venga occupata da islamici integralisti caro spaccone del cazzo

    • Ardmando

      29 Ottobre 2025 at 12:52

      HAHAHAH a casa mia non passa nemmeno il postino se non passa i controlli di sicurezza, caro il mio pezzente

      • .Bruno

        29 Ottobre 2025 at 13:45

        caro pezzente e scarto della società a casa tua i topi ballano

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