Seguici su

Idee & Consigli

Rigenerazione ossea dentale: cos’è e come avviene l’intervento

Pubblicato

il

Dentista al lavoro
Dentista al lavoro (© Depositphotos)

Quando si parla di rigenerazione ossea dentale si fa riferimento ad una tecnica avanzata che viene utilizzata nell’ambito dell’odontoiatria per ripristinare i tessuti ossei andati persi per infezioni, traumi, patologie parodontali oppure per estrazioni dentali. La tecnica di cui si sta parlando è essenziale per garantire il successo di interventi come l’inserimento di un impianto dentale, per ottenere una maggiore stabilità dei denti naturali.

Scopriamo, quindi, di cosa si tratta e quali sono le applicazioni cliniche della rigenerazione ossea dentale.

Cos’è la rigenerazione ossea dentale

Il processo della rigenerazione ossea dentale ha l’obiettivo di creare nuovo tessuto osseo nelle aree in cui è stato perso. Se vuoi sapere maggiori informazioni, vai qui per conoscere i prezzi per la rigenerazione ossea dentale e tutti i dettagli che riguardano le modalità di intervento e le tempistiche.

Si tratta di un processo fondamentale per ristabilire la struttura ossea adeguata e per supportare funzioni dentali corrette. La perdita dell’osso alveolare, che è l’osso che circonda e sostiene i denti, può avvenire per diversi motivi, come le patologie parodontali, le estrazioni dentali che non sono state seguite da una gestione adeguata, ma anche infezioni o traumi di vario tipo.

Se non è presente una quantità sufficiente di osso, può risultare molto complesso e a volte anche impossibile posizionare nel modo corretto gli impianti dentali o mantenere stabili i denti che rimangono.

Come avviene l’intervento

L’intervento di rigenerazione ossea può essere diverso a seconda della gravità della perdita ossea e della tecnica specifica scelta dal chirurgo. Ma ci sono alcuni passaggi comuni che vengono seguiti nella maggior parte delle situazioni.

Prima di tutto, è importante una valutazione dettagliata del caso. L’analisi preventiva comprende l’analisi delle immagini radiografiche che derivano, ad esempio, dalle Tac Cone Beam, l’esame clinico e la raccolta della storia medica completa del paziente. In questo modo il professionista può determinare l’entità della perdita ossea e pianificare dettagliatamente la procedura chirurgica.

Una volta che è stato stabilito il piano di trattamento, arriva il momento di preparare l’intervento. Si possono, a seconda dei casi, rimuovere tessuti infiammati o si può pulire accuratamente l’area per eliminare delle eventuali infezioni residue. In alcune situazioni, può essere necessario procedere con un’estrazione dentale preliminare se il dente risulta gravemente compromesso.

Per quanto riguarda l’innesto osseo, si possono utilizzare varie tecniche, come quelle degli autoinnesti, quelle degli alloinnesti o quelle degli innesti sintetici. Il materiale che viene usato è posizionato nell’area desiderata e viene fissato con apposite membrane o speciali viti chirurgiche per stabilizzare il tutto e proteggere da infiltrazioni di tessuti molli.

Dopo l’intervento, è importante tenere conto di un periodo di guarigione, che può avere una durata variabile in base all’entità dell’intervento e alla risposta individuale del paziente. Durante questo periodo, il nuovo osso cresce e si integra con il tessuto che già esiste.

Le applicazioni cliniche di questa tecnica

La tecnica della rigenerazione ossea dentale viene applicata in vari ambiti che hanno a che fare con l’odontoiatria. Prima dell’inserimento degli impianti dentali, si rivela spesso necessario aumentare la quantità di osso per migliorare la stabilità a lungo termine.

La rigenerazione ossea può aiutare a ripristinare l’osso perso e può così favorire la stabilità dei denti naturali. Nei casi di atrofia ossea dovuta alla mancanza di stimolazione, come nei portatori di protesi mobili, la rigenerazione ossea può ripristinare il volume osseo necessario.

In tutte le situazioni, il monitoraggio dopo l’intervento è fondamentale per assicurare il successo. Il dentista programmerà delle visite regolari per valutare il processo di guarigione, eseguirà radiografie di controllo e si assicurerà che non ci siano delle complicazioni.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *