Idee & Consigli
Generazioni a confronto: come sono cambiati i valori e le aspettative nel tempo
Il lavoro, la gestione dei soldi, la famiglia: Boomers e Millennials a confronto
“Boomers” e “Millennials” sono termini che spesso abbiamo sentito usare negli ultimi anni, per indicare due diverse generazioni: quelle vissute durante il boom economico, intorno al 1960, e quelle nate tra gli anni ‘80 e i primi anni 2000, e che sono cresciute, quindi, a cavallo tra i due millenni.
Si tratta di due generazioni molto diverse, non solo per l’età che intercorre tra loro, ma perché tra una e l’altra i tempi stessi e la cultura sono cambiati molto e hanno creato una società del tutto nuova.
A rivoluzionare il mondo sicuramente è stato l’avvento della tecnologia e dell’informatica, che ha cambiato moltissimo il nostro modo di vivere e approcciarsi alla quotidianità. Questa nuova società non ha portato delle trasformazioni solo nelle abitudini e nello stile di vita: la mentalità stessa delle persone è totalmente diversa.
Sono cambiati i valori, le credenze, gli obiettivi e i desideri. Il cervello stesso ha subito una mutazione, un’evoluzione per riuscire a stare al passo delle nuove esigenze e della vita differente: adesso, infatti, è tutto molto più veloce e frenetico. Per questo, la mente umana ragiona meglio per immagini, piuttosto che testi, e ha sviluppato un’incredibile capacità multitasking.
Perciò, Boomers e Millennials sono diversi come esseri umani in sé, nel modo di vivere, di pensare e agire: ma in che modo tutto questo influenza la vita di tutti i giorni? Quali sono le differenze sostanziali tra le due generazioni?
La gestione dei soldi e gli acquisti
Un approccio profondamente diverso lo si può vedere già nella gestione dei soldi e nelle scelte prese in caso di acquisti.
Parlando a livello molto generico, i Boomers hanno, infatti, una mentalità più legata al senso del risparmio e dell’acquisto “che poi rimane”. Non sono molto propensi a togliersi “qualche sfizio”, ma preferiscono risparmiare giorno per giorno, e al massimo se possibile concedersi una vacanza più grande quando ci sarà l’occasione.
Questa generazione risparmia per la pensione, per i figli, perché “non si sa mai” ed è quella che più facilmente riesce ad arrivare ad avere dei conti in banca abbastanza sostanziosi.
Anche negli acquisti si può trovare questa mentalità al bene che resta ed è meglio conservare: i Boomers preferiscono acquistare casa, piuttosto che pagare un affitto, e sono i più interessati ai beni di valore, come ad esempio i gioielli.
In questo, i Millennials si differenziano già molto. La mentalità che li caratterizza è quella del qui ed ora, perché non si sa mai cosa potrà succedere in futuro e non ha senso accumulare beni se non ci si permette di vivere.
Hanno, perciò, una mentalità che li porta a fare tante piccole spese, per togliersi qualche voglia o per dilazionare quelle più ingenti, piuttosto che all’accumulo.
In qualsiasi tipologia di acquisto preferiscono pagare “un po’ per volta”, sentendosi più sicuri e potendo gestire meglio le spese mese per mese. La cosa si applica anche a prodotti come l’assicurazione auto a rate, che permette una gestione del portafoglio più equilibrata.
Il mondo del lavoro
I Millennials si caratterizzano per lo stile di vita più dinamico, rispetto ai Boomers che invece hanno una predilezione per le cose stabili, sicure e durature.
Questo si riscontra anche nel campo del lavoro, dove molti giovani non apprezzano l’idea di dover fare per tutta la vita la stessa cosa. Ciò non significa incostanza, ma desiderio di crescita e di evoluzione.
I Millennials possono dimostrare una preferenza per un certo campo e possono anche scegliere un tipo di occupazione, ma il più delle volte il loro desiderio è poi quello di andare ancora avanti, evolvere, incrementando la propria formazione e integrando il lavoro con mansioni sempre nuove e più complesse.
Uno stile di vita più improntato sul procedere, al contrario della maggior parte dei Boomers che invece idealizza il “posto fisso” non solo come contratto di lavoro stabile, ma come occupazione in sé, essendo spesso meno inclini al cambiamento.
Un’altra differenza sostanziale tra le due generazioni si trova nel modo in cui queste vivono il lavoro: per i Boomers il lavoro è la realizzazione di sé, è identità, mentalità che li portava spesso a sacrificarsi per questo.
Una vita dedicata al lavoro è un concetto che i Millennials ripudiano: per questi ultimi, infatti, il lavoro è sì fonte di orgoglio, ma è soprattutto un supporto alla vita.
Si lavora per vivere, non il contrario. Perciò, mentre i Boomers accettano di buon grado straordinari e turni di lavoro a volte estenuanti, sentendo che è quello il senso della loro vita, i Millennials il più delle volte preferiscono determinare una fascia oraria e non andare oltre.
Questa è una mentalità che viene ancora oggi vista poco bene, c’è chi con sprezzo lamenta che i giovani ad oggi “fanno solo il giusto”, ma per loro questo non è sbagliato perché vivere non significa lavorare e basta.
La sacralità della famiglia
Infine, anche il concetto di famiglia è cambiato molto negli anni, da una generazione a un’altra. I nostri genitori o i nostri nonni avevano una visione della famiglia come sacra e obiettivo finale di vita, per raggiungere la realizzazione.
Il matrimonio avveniva spesso in giovane età, era impensabile che qualcuno (a meno di problemi di salute) non facesse figli e il più delle volte questi erano almeno due o tre. Si cresceva con l’obiettivo di “mettere su famiglia”.
Per i Millennials le cose sono cambiate molto: la famiglia non è più lo scopo finale di vita, ma una ricchezza aggiuntiva che qualcuno può decidere di avere. Sposarsi e fare figli è divenuta una scelta e, infatti, ad oggi sono molti i giovani che preferiscono solo la convivenza e che hanno deciso di non avere bambini.
Questo perché viene difesa, in modo più deciso, sia la libertà di scelta che la necessità di realizzare se stessi e di raggiungere una felicità personale.
In conclusione, lo stile di vita delle nuove generazioni è peggiore o migliore?
Non si può dare una risposta definitiva perché questa non esiste. Qualcuno potrà dire che le nuove generazioni sono più egoiste e più incostanti, ma per altri questo sarà invece un diritto finalmente guadagnato: quello di essere libero di vivere la propria vita come più piace.
Per qualcuno le nuove generazioni sembrano prive di un vero obiettivo, per altri questo può essere definito come dinamismo e desiderio di arricchimento, alla ricerca di accumulare quante più esperienze possibili.
Se per alcuni queste possono sembrare prive di stabilità, per altri si tratta di libertà di movimento e scelta.
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