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Settemila capi di lusso contraffatti sequestrati dalla Finanza – FOTO

Scoperto maxi deposito di prodotti d’abbigliamento tarocchi a Torino

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Settemila capi di lusso contraffatti

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Torino hanno individuato e sottoposto a sequestro oltre settemila capi di lusso contraffatti, rinvenuti rinvenuti all’interno di un deposito. Si tratta di prodotti di abbigliamento di note griffe contraffatti.

Settemila capi di lusso contraffatti dalla Guardia di Finanza: operazione nata dall’allarme per un principio d’incendio in un deposito

A seguito di una richiesta di supporto ad alcuni equipaggi dei vigili del fuoco allertati per un principio di incendio in un deposito nel quartiere torinese di Barriera di Milano, i “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego Torino, in servizio di pubblica utilità 117, hanno rinvenuto all’interno dei locali interessati numerosi scatoloni che, da una preliminare visione, risultavano contenere capi d’abbigliamento di famose griffe di moda.
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Troppi capi di valore tutti insieme in locali fatiscenti, i primi sospetti dei finanzieri

I finanzieri, tuttavia, hanno avuto il sospetto che i capi di abbigliamento potessero essere contraffatti, in ragione dell’inconsueto numero degli stessi in rapporto al loro presumibile valore di mercato e della fatiscenza dei locali ove erano stoccati.

I successivi accertamenti condotti sull’etichettatura e sulla fattura dei prodotti confermavano ai militari della Guardia di finanza trattarsi di merce falsa, che veniva pertanto sequestrata.

Tra i 7mila capi c’erano felpe, t-shirt, calzature, borse e imballaggi

In particolare, gli oltre 7.000 articoli d’abbigliamento contraffatti erano felpe, t-shirts, calzature, borse e imballaggi riportanti i marchi di noti brands, nazionali e internazionali.

Il detentore della merce, uno straniero risultato dai successivi controlli essere non in regola con il permesso di soggiorno, è stato segnalato alla competente Autorità Giudiziaria e, ferma restando la presunzione di innocenza sino al compiuto accertamento delle responsabilità, dovrà rispondere delle ipotesi penalmente rilevanti di “introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” e “ricettazione”.

L’attività testimonia la costante attenzione del Corpo al contrasto dei fenomeni distorsivi del mercato e alla repressione delle frodi commerciali, volti a salvaguardare le aziende titolari di marchi e brevetti e la regolare concorrenza.

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