Fuori provincia
Emergenza aule all’Università di Torino: la voce di studenti e docenti
Un gruppo di studenti e docenti della facoltà di Psicologia dell’Università di Torino ha interrotto una seduta della Commissione Edilizia per denunciare le precarie condizioni delle aule, danneggiate da infiltrazioni d’acqua e carenze strutturali. Hanno chiesto un rimborso delle tasse universitarie e una risoluzione immediata dei problemi
Una delegazione di circa 30 studenti e docenti della facoltà di Psicologia dell’Università di Torino ha interrotto la seduta della Commissione Edilizia, esprimendo il proprio disappunto riguardo alle precarie condizioni delle aule. Il confronto, avvenuto il 30 ottobre, ha visto la partecipazione del rettore Geuna e dei rappresentanti dell’ateneo, i quali si sono trovati a dover affrontare le conseguenze delle recenti piogge e delle strutture inadeguate che caratterizzano l’esperienza accademica degli studenti, come riportato da Quotidiano Piemontese.
La situazione attuale
Negli ultimi mesi, il maltempo ha messo a dura prova le aule utilizzate dagli studenti di Psicologia, i quali non hanno una sede fissa come gli altri corsi di laurea. Le loro lezioni si svolgono in diverse sedi, tra cui il complesso Aldo Moro, l’istituto Plana e il corso San Maurizio. Recentemente, nelle aule 9 e 10 di corso San Maurizio, si sono registrati infiltrazioni d’acqua proprio mentre le lezioni erano in corso. Anche l’aula A e L del Plana ha subito danni a causa delle infiltrazioni, un problema che persiste da settembre, mentre l’aula S5 dell’Aldo Moro ha visto una riduzione della capienza a causa di problemi simili. Le segnalazioni non si fermano qui: nell’aula informatica “Spallanzani” di Palazzo Campana, gli studenti hanno dovuto affrontare la pioggia che penetrava dal soffitto, e in Chimica si sono registrati crolli di tegole con il rinvenimento di tracce di amianto, un segnale allarmante della cattiva manutenzione.
Le richieste della comunità accademica
Gli studenti, rappresentati da alcuni loro portavoce, hanno manifestato le loro preoccupazioni di fronte al rettore, sottolineando la mancanza di certezze riguardo alla loro esperienza educativa. “Ogni giorno dobbiamo controllare la nostra mail per sapere dove si svolgeranno le lezioni. Le aule in cui siamo costretti a trasferirci non sono idonee per un insegnamento efficace, e non ci viene garantito il nostro diritto allo studio,” hanno dichiarato. Hanno richiesto un rimborso delle tasse pagate, considerato l’evidente disagio subito. La vice direttrice della facoltà, Lara Colombo, ha aggiunto che le difficoltà logistiche rendono complicata l’attività didattica e influiscono sulla motivazione sia degli studenti che dei docenti.
La risposta del rettore e delle autorità universitarie
Il rettore Geuna ha assicurato che, nel giro di qualche anno, la facoltà di Psicologia sarà trasferita in una nuova sede in via Giuria, attualmente occupata da Chimica, che si sposterà a Grugliasco. Questa “catena” di spostamenti mira a risolvere le problematiche edilizie, ma il rettore ha anche espresso la sua riluttanza riguardo all’idea di un rimborso delle tasse, pur promettendo che la proposta verrà valutata in sede di commissione bilancio.
Franco Veglio, presidente della Commissione Edilizia, ha confermato che è stata costituita una task force per affrontare le emergenze edilizie e didattiche. Ha fornito aggiornamenti sulla situazione delle aule, riconoscendo che alcune rimangono inagibili e necessitano di ulteriori interventi per garantire un ambiente di apprendimento sicuro e adeguato.
Questa situazione mette in luce non solo la necessità di un’adeguata manutenzione degli edifici universitari, ma anche l’importanza di ascoltare le voci di studenti e docenti, che rappresentano il cuore pulsante della comunità accademica. La risposta dell’università dovrà essere rapida e decisiva, affinché tutti possano tornare a studiare e insegnare in un ambiente dignitoso e stimolante.
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