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Cronaca

Detenuto aggredisce poliziotto a Novara

Ancora un episodio di violenza nelle carceri del Piemonte

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Test omosessualità a poliziotto, risarcito con 10mila euro. Un agente scelto di polizia penitenziaria ha presentato un ricorso al Tar del Piemonte ottenendo un indennizzo di 10mila euro per "danno morale".

Detenuto aggredisce poliziotto a Novara

Detenuto aggredisce poliziotto a Novara

 

Mattinata di violenza e terrore, nella Casa circondariale di Novara, per la folle intemperanza di un detenuto straniero che ha proditoriamente aggredito un poliziotto penitenziario, poi condotto in Ospedale. Come spiega Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. ”

La segnalazione

Dobbiamo segnalare l’ennesima aggressione ai danni degli uomini della Polizia Penitenziaria di Novara. Questa mattina un detenuto ristretto nel Reparto Accettazione chiedeva al poliziotto penitenziario di servizio di poter conferire con l’educatrice del carcere, non ancora presente. Il collega lo rassicurava che l’avrebbe avvisata non appena giunta in Sezione, ma il detenuto ha da subito messo in atto un comportamento agitato ed aggressivo, insultando e minacciando persino di morte l’Agente per poi, repentinamente, scagliargli contro una mela, che lo colpiva con violenza all’occhio. Ristabilita la calma, il poliziotto, a cui va tutta la nostra vicinanza e solidarietà, è stato trasportato al Pronto soccorso per le cure del caso”. 

ll segretario generale

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, commenta con preoccupazione questo ennesimo fatto violento accaduto tra le sbarre: “Continuano nelle carceri regionali del Piemonte, senza soluzione di continuità, le aggressioni a danno della Polizia Penitenziaria. Torniamo a chiedere pubblicamente che chi di dovere tenga in considerazione le criticità del personale di Polizia Penitenziaria che lavora nelle carceri piemontesi, carceri che evidentemente non sono più in condizione di gestire le troppe tipologie di detenuti, spesso soggetti dalla personalità particolarmente violenta, senza alcuna possibilità di diversa collocazione all’interno della Regione”, conclude il segretario generale del SAPPE, che nei giorni scorsi aveva incontrato a Roma il Ministero degli Affari esteri e vice Presidente del Consiglio dei Ministro Antonio Tajani proprio per rivendicare maggiore attenzione ai problemi delle carceri e dei poliziotti che vi prestano servizio.

 

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1 Commento

1 Commento

  1. Ardmando

    25 Maggio 2024 at 8:27

    In Italia occorrono carceri più grandi e molti più agenti di polizia penitenziaria. Inoltre occorre rivedere le regole delle carceri e introdurre metodi di controllo più repressivi nei confronti di certi detenuti. Il taser innanzi tutto. I criminali in Italia non hanno paura ne delle Forze dell’Ordine ne delle carceri. E’ ora di cambiare questa mentalità.

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