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Bimba beve acido muriatico, i medici le ricostruiscono l’esofago

L’intervento perfettamente riuscito ad Alessandria su una piccola paziente

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Bimba beve acido muriatico

Operazione perfettamente riuscita nella vicina Alessandria: bimba beve acido muriatico, i medici la salvano e le ricostruiscono l’esofago chirurgicamente.

Bimba beve acido muriatico, esofago ricostruito all’ospedale di Alessandria

Un intervento eccezionale è stato eseguito al Presidio Infantile “Cesare Arrigo” dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria (AOU AL): durante l’operazione, condotta dal dottor Alessio Pini Prato, direttore della struttura complessa Chirurgia Pediatrica, sono state utilizzate le tecnologie avanzate del robot chirurgico. Una bambina arrivata dall’Albania con una grave ustione all’esofago, causata da acido muriatico, è stata infatti salvata grazie a una procedura altamente innovativa e mininvasiva.

Rimosso l’esofago ustionato e ricostruito con un tratto di colon

Come racconta Prima Alessandria, la piccola paziente è stata sottoposta alla rimozione dell’esofago ustionato e al prelievo di un tratto di colon, successivamente impiegato per ricostruire l’esofago gravemente compromesso. Fondamentale è stato l’apporto dei professionisti della SC Otorinolaringoiatria per l’isolamento cervicale dell’esofago e per il monitoraggio intraoperatorio del nervo laringeo ricorrente.

L’aspetto eccezionale non si limita alla tecnica adottata, ma riguarda anche la velocità e l’efficacia del recupero: in sole due settimane, la bambina è tornata a casa, perfettamente ristabilita e in grado di alimentarsi normalmente.

Il dottor Pini Prato: “Un risultato eccezionale”

«Si tratta di un risultato straordinario – ha commentato il dottor Alessio Pini Prato (nella foto) – reso possibile non solo dalla tecnologia robotica di ultima generazione, ma anche dalla sinergia e dall’eccellenza del nostro team chirurgico e multidisciplinare. Un intervento che non solo ha salvato una vita, ma ha restituito a questa piccola paziente la possibilità di tornare a una quotidianità normale in tempi record»

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