Eventi & Cultura
Violinista biellese protagonista di un video benefico
Una lodevole iniziativa: donare dei tablet ai pazienti, ai loro parenti e al personale sanitario dei reparti di terapia intensiva degli ospedali presenti nel Milanese, per potersi connettere e vedersi, visto che gli ammalati in isolamento non possono ricevere visite.
Il progetto, denominato Rotary Connet, è stato promosso dal Rotary club Milano e dalla Fondazione Rotary grazie all’idea messa in campo dal violinista Matteo Fedeli. Ha coinvolto un buon numero di musicisti. Ognuno di essi ha il compito di registrare dei video delle proprie esibizioni per poi metterli in rete. Coloro che li guarderanno potranno, attraverso un numero Iban, fare una donazione. I soldi ricavati andranno come già detto a finanziare l’acquisto dei tablet.
Per quanto riguarda Biella, ad esibirsi è la violinista Tina Vercellino, appena 21 anni, ma nel mondo della musica può già dire la sua.
A che età ha iniziato a studiare musica?
«Avevo appena 8 anni. Ho mosso i miei primi passi al Piazzo, al Perosi. A 15 sono poi entrata in Accademia Perosi».
Ben sette anni non sono pochi, sicuramente ha imparato tanto, ma in seguito è entrata in conservatorio?
«Si, a Torino. Ora sono al secondo anno del triennio previsto».
Nemmeno a dirlo, lei ama la musica. Qual è il genere che preferisce?
«Assolutamente la classica, suonando il violino è quella che più si addice».
Ci risulta che ha un trascorso all’estero.
«Sì, tre anni fa a Vienna ho frequentato il prep course di violino “Preparation for a Bachelor of Arts Degree in the Study Course Instrumental Studies” presso l’Universität für music und darstellende Kunst” di Graz (Austria) con il maestro Boris Kuschnir, uno dei migliori pedagoghi al mondo. Due anni fa ho frequentato il corso di Formazione continua presso il Conservatorio della Svizzera Italiana nella classe del Maestro Marco Rizzi».
Oltre a formarsi sempre di più insegna anche?
«Si, insegno nella scuola Sonoria di Cossato, ho una classe di bambini, mi danno tante soddisfazioni».
Progetti per il futuro?
«Certo, mi piacerebbe sia insegnare che suonare. Combinare le due cose sarebbe il mio sogno».
Ha vinto diversi concorsi nazionali ed internazionali, giusto?
«Sì: primo premio assoluto al Concorso Nazionale Andrè Camprà, primo premio all’11° Concorso Internazionale Musica Insieme (VE), primo premio al 15° Concorso Nazionale di Interpretazione Musicale (VB), primo premio al 2° Concorso Internazionale “Città di Alessandria” (AL), primo premio assoluto alla XXXVI edizione del Concorso Internazionale di Musica Città di Stresa».
Mauro Pollotti
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