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“Reload una scommessa vinta, a Biella c’è ancora bisogno di musica”

Il bilancio del festival e le parole degli organizzatori

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Se doveva essere una scommessa, quella di riproporre il Reload Sound Festival a cavallo di ferragosto, ci sono almeno due immagini che fanno pensare che sia stata una buona idea: la folla sotto il palco nelle sere di bel tempo, a cominciare dal concerto dei Patagarri per finire con Ruggero dei Timidi, ma anche il pubblico che non ha rinunciato a ballare sotto la pioggia sabato sera quando il temporale ha costretto a cambiare i programmi.

Oltre 15mila presenze. Romano e Lunardi: “Difficile esprimere la soddisfazione”

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Pubblico al Reload Sound Festival (foto Damiano Andreotti)

«È difficile esprimere la soddisfazione per aver rivisto gli occhi felici di migliaia di persone che, entrando al parco Kennedy, hanno sorriso e ci hanno fatto capire che di un festival musicale a Biella c’è ancora bisogno» è il commento di Eddy Romano e Jacopo Lunardi, i registi della manifestazione.

Da giovedì a domenica la musica è stata davvero protagonista, come era nei loro programmi. E se è impossibile un calcolo esatto delle presenze, in una manifestazione in cui non serviva il biglietto d’ingresso, la stima dei passaggi ha superato abbondantemente le 15mila persone.

Quattro serate in cui hanno trovato spazio anche giovanissimi biellesi

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Francesco Parazzoli (I Patagarri) e Anna Castiglia (foto Damiano Andreotti)

Nelle quattro serate c’è stato spazio per i giovanissimi biellesi del progetto Re:hub (Lyxov, Arthur, Kizmet, Momby in ordine di apparizione), per altre voci del panorama locale espressioni dei generi più differenti (Ophelia Lia, Flykush, Carolina Reapers), per la musica indipendente di qualità (Studio Murena, Reparto numero 6) e per i big, da Anna Castiglia e I Patagarri protagonisti della prima sera, passando per Davide Shorty e per The Hormonauts che hanno tenuto alto il ritmo anche sotto la pioggia, fino al gran finale con il divertimento puro di Ruggero dei Timidi. “Senza dimenticare i dj set che hanno chiuso le prime tre serate consentendo di ballare fino alle 2 del mattino – sottolineano gli organizzatori -, tra un panino delle postazioni di cibo da strada e le cose buone da bere ai chioschi dell’organizzazione con la birra Menabrea e l’amaro Lyskamm, partner ufficiali del festival”.

“Il successo più importante? Aver dato a molti giovani la possibilità di comprendere davvero un festival musicale”

«Sono state quattro serate molto diverse» proseguono Romano e Lunardi, «in cui abbiamo presentato artisti di altissimo livello, che rappresentano a nostro avviso alcuni dei migliori progetti della scena contemporanea italiana. Li abbiamo accolti in un backstage che si è trasformato in una sorta di villaggio parallelo, in cui abbiamo assistito ad incontri tra musicisti, gioia, tensione pre-palco, convivialità. Il successo più importante? Aver dato la possibilità a molti giovani di vivere e comprendere davvero un festival musicale, impegnandosi nello staff e suonando spesso prima dei big. Le basi per il nuovo Reload Sound Festival sono state poste».

Sabato 23 i “reloaders” saranno di nuovo protagonisti in piazza Cisterna

Una frase che diventa una promessa di rivedersi fra dodici mesi. Ma l’organizzazione dei “Reloaders” sarà protagonista già fra pochi giorni, incaricata dal comune di Biella, già partner del festival che ha avuto il sostegno anche della Regione e delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Biella e Cassa di Risparmio di Torino: l’appuntamento è per sabato 23 in piazza Cisterna per la “notte bianca” della Vuelta, il giro ciclistico di Spagna che parte dal Piemonte e che transiterà da città e provincia nella sua prima tappa.
Fotografie di Damiano Andreotti

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1 Commento

1 Commento

  1. Giuseppe Torri

    19 Agosto 2025 at 15:14

    Alla faccia dei comunisti morti di fame che sanno solo sparare fango sulla città. Biella è viva e attiva, il resto è disagio mentale.

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