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Questa sera il Biellese protagonista su Rai Tre

Nella seconda puntata di “Fondata sul lavoro”, Rachele Renna e Paolo Mieli raccontano la storia delle famiglie che hanno fatto grande l’industria tessile

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BIELLESE

Le imprese familiari e il distretto tessile biellese conquistano la seconda serata domenicale di RaiTre.

Biellese protagonista di “Fondata sul lavoro”, questa sera su Rai Tre

 Il 28 luglio, alle 23,45, saranno infatti interamente protagoniste della seconda puntata di “Fondata sul lavoro”, nuova trasmissione televisiva condotta da Rachele Renna con l’autorevole collaborazione di Paolo Mieli, al quale sono affidate l’apertura e la chiusura del programma.

Un viaggio alla scoperta delle imprese familiari e dei distretti produttivi

L’obiettivo del nuovo prodotto di Rai Cultura è di condurre i telespettatori in un viaggio alla scoperta delle imprese familiari italiane e dei distretti produttivi nei quali sono nate e si sviluppano: un patrimonio di eccellenze, poco raccontate.
«In Italia – ci spiega la conduttrice Rachele Renna – abbiamo circa 800mila imprese familiari, dalle medio-piccole ai giganti, è una realtà unica a livello mondiale. Partiamo raccontando la storia del territorio e del distretto, nel quale nascono e si sviluppano queste realtà, aziende che silenziosamente portano avanti l’eccellenza italiana».
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Tanti testimoni e protagonisti d’eccezione nel programma condotto da Rachele Renna con la collaborazione di Paolo Mieli

 

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Non mancheranno gli ospiti e i testimoni d’eccezione: «In questa puntata – prosegue Renna – avremo in apertura il presidente Maurizio Sella. Racconterà la rivoluzione industriale nel Biellese, che rappresenta un modello a livello internazionale».
I riflettori saranno puntati anche su Barberis Canonico, Fratelli Reda, Piacenza e Fabbrica della Ruota. Immancabile una tappa dedicata all’arte, a Michelangelo Pistoletto e a Cittadellarte «perché è importante capire come un territorio riesca a generare eccellenza negli ambiti più diversi a partire proprio dalla crescita industriale».

«Questi imprenditori – sottolinea Renna – sono dei veri “ispiratori”. In questo senso il nostro progetto è rivolto anche ai giovani, che hanno bisogno non solo di “influencer”, ma anche e soprattutto di “inspirator” come questi signori, che con le loro vite ed esperienze possono dare esempi e modelli da seguire».

Coinvolta nel progetto anche Città Studi

A questo proposito “Fondata sul lavoro” coinvolge anche scuole e università. Per la puntata biellese è prevista la partecipazione della professoressa Silvia Cavicchioli, docente dell’Università di Torino e di Città Studi, e del professor Carlo Salvato della Bocconi, titolare della cattedra di Strategia delle imprese familiari.

«Sono due gli elementi primordiali che rendono unico questo luogo – si legge nella presentazione della puntata -: acqua e famiglia. Nel Biellese scorrono corsi d’acqua così pura da rendere preziose e ricercate le stoffe che vengono immerse durante la lavorazione e famiglie che hanno saputo unire tradizione e innovazione coinvolgendo figli e nipoti nella gestione delle imprese, che ancora oggi con archivi curati e colmi di documenti storici, tengono vive le proprie radici».

Da Pietro Sella a oggi. Tra passato, presente e futuro del territorio

Paolo Mieli ci accompagnerà quindi alla scoperta delle origini storiche di questo distretto, quando Pietro Sella, simbolo dell’industrializzazione di Biella, nel 1816 a dorso di un mulo girò l’Europa alla scoperta di macchine industriali per la lavorazione della lana e tornò a Biella con il primo telaio, che diventò un oggetto presente nella casa di ogni biellese. Rivivremo con Paolo Mieli anche un evento storico che cambiò i luoghi, le persone e il futuro delle imprese: l’alluvione del 1968.

Inoltre, conosceremo storie di imprenditori coraggiosi e straordinari, che da sempre si dedicano alla ricerca della migliore qualità possibile dei tessuti, con una attenzione particolare per lo studio e la formazione dei lavoratori.

«E’ bello anche scoprire come queste aziende spesso dimostrino abbiano dimostrato di voler resistere – conclude Renna -, superando i momenti difficili. Emergono l’attenzione alla ricerca tecnologica, ma anche e soprattutto alle persone. Mentre intervistavamo i lavoratori, capitava spesso di sentirli dire “la mia azienda”, sottolineando così un caratteristico e forte senso di appartenenza».
Non resta che godersi la puntata di domenica.

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