Eventi & Cultura
Il Giro del Piemonte di Gianotti, 500 cartelli in 80 comuni che invitano a fare attenzione ai ciclisti sulla strada
Dall’11 al 18 luglio 2020 Paola Gianotti pedalerà per oltre 1500 km attraversando 80 comuni piemontesi con l’obbiettivo di valorizzare il territorio e installare una decina di cartelli per ogni comune, che invitano a dare attenzione ai ciclisti sulla strada.
L’atleta eporediese, che detiene 3 Guinness World Record, tra cui l’essere la donna più veloce del mondo ad aver circumnavigato il globo in bici, per il terzo anno consecutivo doveva anticipare di un giorno tutte le tappe del Giro d’Italia maschile, per portare avanti la campagna sul rispetto del ciclista sulla strada. Con l’annullamento della Corsa Rosa ha riformulato l’impresa pedalando nella sua regione. L’obbiettivo? Territorio e sicurezza stradale.
Le tappe
La partenza del Giro del Piemonte di Paola è prevista l’11 luglio da Macugnaga (VCO). Nella 1^ tappa l’atleta attraverserà il Verbano-Cusio-Ossola e il Novarese, nella 2^ l’Alessandrino, sulle strade dove è nato il mito di Fausto Coppi, nella 3^ Paola sarà in provincia di Asti mentre nella 4^ pedalerà e posizionerà i cartelli sul percorso della GF Fausto Coppi di Cuneo. Infine, nella 5^, 6^ e 7^ tappa pedalerà nel Torinese. L’arrivo è previsto il 18 luglio a Ivrea: nell’ultima tappa l’atleta correrà vicino a casa e partendo da Santhià (VC) percorrerà tutti i comuni della Serra morenica, fino all’arrivo. Durante il suo Giro del Piemonte, Paola si fermerà in ogni comune attraversato: sarà anche l’occasione per momenti di racconto del progetto, dedicato alla giusta convivenza tra automobilisti e ciclisti.
Mai come oggi la bici si è dimostrata uno degli strumenti della ripartenza e in questo contesto il territorio assume un ruolo chiave nel dare spazio alla pratica ciclistica. I cartelli apposti da Paola invitano i ciclisti e gli automobilisti a mantenere una distanza tra veicoli di 1,5 mt. Nei circa 1.500 km di pedalata si monteranno 500 cartelli.
Il commento di Paola
Il commento di Paola: “Ogni 35 ore, sulle strade italiane, muore un ciclista. Ognuno di noi deve fare qualcosa per evitarlo. Con l’annullamento del Giro d’Italia l’iniziativa sociale che avevo pianificato è saltata così ho pensato di valorizzare la mia regione attraverso una pedalata che tocca tutte le province. La Regione Piemonte e i comuni piemontesi hanno recepito con entusiasmo l’iniziativa, dando il sostegno all’installazione della cartellonistica lungo le strade. Questa sensibilità mi rende orgogliosa della mia terra e non vedo l’ora di iniziare questa pedalata sociale. Insieme a Marco Cavorso e Maurizio Fondriest, estenderò l’iniziativa ad altre virtuose regioni italiane”.
Tutto parte da un incidente
La campagna sulla sicurezza di Paola parte nel 2014 al suo rientro dal Giro del Mondo, durante il quale fu investita da una macchina in fase di sorpasso. L’incidente le causò la frattura della quinta vertebra cervicale. Da allora, insieme a Marco Cavorso, padre del ciclista quattordicenne Tommy, ucciso nel 2010 da una macchina, e a Maurizio Fondriest, campione mondiale di ciclismo, Paola porta avanti una campagna di sensibilizzazione e di attenzione alla sicurezza sulle strade.
L’atleta eporediese è da sempre impegnata in eventi sociali: il 18 aprile scorso, in piena emergenza COVID, Paola ha pedalato per 12 ore in casa sui rulli, per raccogliere fondi. Con il ricavato l’atleta ha acquistato 10.600 mascherine chirurgiche, che sono state donate all’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e all’Ospedale di Ivrea.
Il Giro del Piemonte di Paola Gianotti è gestito dal suo team, grazie alla collaborazione di Cristina Doimo, Fabrizio Malisan, Luciano De Bernardi, Carmela Vergura, Paolo Monzardo, con il supporto di Elastic Interface, MailUP, Cinelli, EICOM Energia, Sicav Auto e Favre.
L’intero evento sarà trasmesso sui canali social di Paola Gianotti (facebook.com/keepbrave.paola/). Ogni giorno e in ogni tappa, l’atleta racconterà il Piemonte, la sicurezza e l’importanza della bici per valorizzare il territorio e ripartire.
Si ricorda che la pedalata è un’iniziativa sociale e personale di Paola Gianotti e non è da intendersi come manifestazione sportiva.
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Francesca
10 Luglio 2020 at 8:01
Ti faccio i miei complimenti, anch io amo andare in bici, ma l 85 % dei ciclisti però non rispettano gli automobilisti e la strada perché quando vanno in gruppo e prendere tutta la carreggiata non è rispetto ma ignoranza…quindi la cosa deve essere reciproca….