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Economia

La crisi colpisce il Biscottificio Cervo, chiesto il concordato e chiuso lo spaccio

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La crisi colpisce il Biscottificio Cervo, chiesto il concordato e chiuso lo spaccio

La crisi economica non colpisce, purtroppo, solamente il settore tessile come dimostra l’aumento del 50 per cento della cassa integrazione nel Biellese.
Anche il Biscottificio Cervo, uno dei simboli gastronomici del territorio, è in difficoltà tanto che la scorsa settimana è stata presentata l’istanza di concordato preventivo. Un passaggio delicato e difficile per la stessa proprietà e per i sei dipendenti dello stabilimento, anche se prevale – ed è questa la nota positiva in uno scenario complicato – la ferma volontà di continuare l’attività attraverso un apposito piano di ristrutturazione aziendale. Insomma, la parola d’ordine è superare l’attuale momento di crisi e non interrompere la lunga storia di uno dei marchi più conosciuti del territorio anche al di fuori del territorio stesso, a dimostrazione dell’ottima qualità della produzione. Nel frattempo tra le prime conseguenze della presentazione della richiesta di concordato c’è stata la chiusura nei giorni scorsi dello spaccio aziendale di Chiavazza dove ha sede anche l’unità produttiva.
La storia del Biscottificio Cervo è la storia di una famiglia da oltre un secolo innamorata del proprio lavoro, che interpreta con passione ed entusiasmo. Il fondatore dell’attività della famiglia Gamba nell’arte panificatrice e pasticcera fu Annibale Gamba che, nei primi del ‘900, gestiva a Chiavazza, ancor oggi sede dell’azienda, un panificio e pasticceria artigianale molto conosciuta in zona

Chiavazza, diventato nel corso del tempo uno dei quartieri più popolosi della città ma che comunque conserva la genuinità dei caratteristici paesi piemontesi, era fino al 1940 un piccolo comune autonomo situato ad appena tre chilometri circa dal centro cittadino sulle sponde del torrente Cervo, da cui il nome del futuro biscottificio.
Nel 1926 l’attività inizia ad ingrandirsi ed a guardare oltre la dimensione strettamente locale; il signor Annibale ingrandisce la struttura produttiva, specializzandosi sempre più nel settore della pasticceria ed attrezzandosi con nuovi macchinari pensati per riprodurre in larga scala le antiche ricette pasticcere della zona, senza dimenticare quel “tocco in più” che la sua esperienza artigianale poteva dare e che ha saputo trasmettere alle generazioni future.
Alla guida del biscottificio subentrano nel secondo dopoguerra i figli di Annibale, Luigi, Antonio e Giovanni, che proseguono la via intrapresa dal padre con ambizioni e obiettivi che li portano a raggiungere importanti traguardi commerciali.
«Il grande segreto della qualità produttiva del Biscottificio Cervo – è la caratteristica dell’azienda – risiede senza dubbio nella grande esperienza dei suoi pasticceri, i quali rappresentano la continuità nel tempo della grande tradizione di casa Gamba. Capacità ed esperienze, anche in questo caso tramandate da padre in figlio, che consentono ai prodotti di mantenere i sapori ed i profumi di un tempo».
Oggi, luglio 2019, è iniziata una difficile battaglia perchè nulla vada perduto.

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