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Economia

Export, aumento del 14,6%. Il record è del tessile con +35,1%

I dati di Intesa San Paolo si riferiscono al primo semestre 2022

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Nel primo semestre 2022 – secondo il Monitor dei Distretti del Piemonte curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo – l’export dei distretti piemontesi è stato pari a 5,9 miliardi di euro e ha registrato un aumento del 14,6% rispetto al primo semestre 2021 (pari a 753 milioni di euro in più) e del 5,4% rispetto al primo semestre 2019 (pari a 300 milioni di euro aggiuntivi).

Risulta buono l’andamento delle esportazioni distrettuali piemontesi sia verso i mercati maturi (+16,4% rispetto al primo semestre 2021), trainati dai paesi europei tra cui spiccano Francia, Germania e Svizzera e dall’America del Nord (Stati Uniti e Canada), sia verso i nuovi mercati (+10,9%) con Turchia, Romania e Corea del Sud in testa. Tra i principali sbocchi commerciali delle esportazioni distrettuali piemontesi si rilevano contrazioni verso Russia e Hong Kong.

Dall’analisi per singolo distretto emerge un quadro positivo: rispetto al primo semestre 2021 sono in crescita 10 distretti su 12. In calo solo Nocciola e frutta piemontese (-28,5%), che ha incontrato problemi di offerta a causa di un raccolto quantitativamente ridotto, e Macchine utensili e robot industriali di Torino (-7,7%), che scontano la normalizzazione dopo un picco di export verso la Croazia relativo al primo semestre 2021: le performance dei due distretti penalizzano il dato distrettuale regionale rispetto alla media dei distretti industriali italiani (+17,7%) e del manifatturiero piemontese (+18,1%). I distretti che si collocano oltre i livelli di export del primo semestre 2019 sono 9 su 12, e anche in questo caso si evidenzia una reattività più pronunciata dei distretti italiani (+18,6%) e del manifatturiero piemontese (+18,4%): ancora sotto i Frigoriferi industriali di Casale Monferrato, le Macchine utensili e robot industriali di Torino e l’Oreficeria di Valenza.

Il tessile segna un aumento record

Il primo semestre 2022 evidenzia una netta ripartenza per i distretti del sistema moda piemontese, in crescita rispetto al primo semestre 2021 del 31,3%, meglio del complesso dei distretti del sistema moda italiani (+17,8%); tuttavia risultano ancora lontani i livelli di export registrati nel primo trimestre 2019 (-9,6%). Il Tessile di Biella è riuscito a colmare il gap grazie a un rimbalzo complessivo molto ampio (+35,1%) e una crescita sostenuta in tutti i comparti (tessuti +70,7%, altre industrie tessili +30,1%, maglieria esterna +28,2%, abbigliamento +25,6% e filati +19,9%). L’Oreficeria di Valenza segna un rimbalzo forte (+26,9%), pur mostrando ancora una distanza del 19% rispetto ai livelli di export del primo semestre 2019, anche per effetto delle politiche di pricing delle multinazionali presenti nel distretto.

Risulta positivo anche l’andamento sui mercati esteri dei distretti agro-alimentari piemontesi sia rispetto al primo semestre 2021 (+7,8%), che rispetto al primo semestre 2019 (+28,1%).

Particolarmente brillante il Riso di Vercelli (+23,5%), anche se si stima che le difficoltà legate alla siccità e ai nubifragi estivi potranno penalizzarne l’export nei prossimi trimestri a causa di pesanti perdite del raccolto. In crescita anche il distretto del Caffè, confetterie e cioccolato torinese (+22,2%), i Dolci di Alba e Cuneo (+12,7%), i Vini delle Langhe, Roero e Monferrato (+5,7%).

Esportazioni in aumento anche per la meccanica distrettuale piemontese (+7,7%). Il recupero rispetto ai livelli 2019 però non è ancora pieno (-2,6%), diversamente da quanto si osserva per la meccanica distrettuale italiana (+8,2%). Crescita a doppia cifra per le esportazioni del distretto dei Frigoriferi industriali di Casale Monferrato (+19,3%), ampiamente positivo il distretto della Rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia (+14,7%) e le Macchine tessili di Biella (+12,9%).

I poli tecnologici piemontesi hanno chiuso il primo semestre 2022 con un rimbalzo del +76,4%, nettamente superiore rispetto all’aumento dell’export dei poli tecnologici italiani (+17,5%).

Anche il gap rispetto ai livelli di export del primo semestre 2019 è stato colmato (+52,1%). Entrambi i poli sono stati interessati da una crescita intensa: +9,2% per il Polo ICT di Torino e +154% per il Polo aerospaziale del Piemonte, protagonista di un vero e proprio balzo.

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