Economia
Città tessili si incontrano in Spagna
Città tessili europee, un incontro in Spagna.
Città tessili europee all’assemblea annuale di Acte
«Gli attori biellesi sono pronti a partecipare attivamente a progetti internazionali con partners che condividono le nostre esigenze»: lo ha affermato Paolo Furia, il consigliere comunale di maggioranza delegato dall’amministrazione a rappresentare Biella all’assemblea annuale di Acte, l’associazione che raggruppa le città e le province a vocazione tessile d’Europa.
Appuntamento in corso a Igualada
L’appuntamento si è svolta a Igualada, in Spagna, a pochi chilometri da Barcellona. L’obiettivo è coordinare azioni comuni per lo sviluppo industriale dei vari territori. Un obiettivo che Biella condivide, stando alle parole di Furia: «La nostra città è tra i membri fondatori di questa associazione e crediamo fortemente nella cooperazione europea per meglio affrontare le sfide che si pongono ai nostri territori».
“Possiamo difendere i nostri marchi e i posti di lavoro sul territorio”
Il consigliere comunale ha inoltre ricordato i numeri del tessile nel Biellese («Possiamo ancora dirci un distretto manifatturiero con 12.500 persone che ancora lavorano nelle aziende locali») e ha sottolineato il ruolo guida che il sistema riveste nello sviluppo di nuovi prodotti, non solo delle confezioni ma anche del tessile tecnico, e nel lusso: «Siamo persuasi del fatto che, grazie ad appropriati investimenti nella ricerca, formazione e innovazione, con una cura particolare per la sostenibilità, possiamo difendere non solo la performance dei nostri marchi ma anche i posti di lavoro sul territorio».
Cinque linee guida proposte da Furia
Cinque sono le linee guida proposte dal consigliere comunale come priorità per le esigenze delle aziende biellesi: fornire modelli di business competitivi specie alle realtà più piccole che non possono permettersi un proprio ufficio ricerca, fornire le competenze richieste “anche promuovendo corsi di formazione come sta facendo la nostra Città Studi”, promuovere l’internazionalizzazione degli archivi tessili, rafforzare in nome della sostenibilità l’attività dell’associazione Tessile e Salute, rigenerare con nuove iniziative le fabbriche abbandonate.
«Molte sono le domande che ci poniamo al fine di rafforzare il nostro territorio – ha sottolineato Paolo Furia. – Speriamo che Acte possa essere una risposta».
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