Cossatese
Vede la mamma precipitare in un pozzo profondo quattro metri
Tragedia sfiorata a Quaregna
«Mia moglie è finita in un pozzo lasciato scoperto: non oso immaginare cosa sarebbe successo se dietro di lei non ci fosse stato mio figlio o se fosse accaduto a una persona che passava di lì da sola». E’ ancora scosso Giorgio Q., in seguito alla disavventura vissuta dalla consorte sabato sera, al confine tra Quaregna Cerreto e Cossato.
«Eravamo nella zona dell’Esselunga – racconta l’uomo -. Mia moglie, insieme a uno dei nostri due figli, è andata nel negozio di fiori dall’altra parte della strada, mentre io e l’altro figlio ci siamo diretti al distributore per fare rifornimento. L’incidente è avvenuto mentre ci raggiungevano a piedi, passando dal sentiero sul terreno a lato della carreggiata, nei pressi della rotonda che porta al raccordo con la super».
Il figlio ha visto la madre precipitare all’improvviso: «L’ha vista andare giù come un sacco – continua Giorgio -. Per fortuna è riuscito ad afferrarla al volo per il colletto della giacca e a rallentarne la caduta. Mentre tentava di trattenerla, un ragazzo ha visto quel che stava succedendo e si è fermato. Li ha raggiunti e ha dato una mano facendo luce, nel frattempo mio figlio è riuscito ad aiutarla a uscirne».
La 53enne è rimasta ferita e in suo soccorso è intervenuto il personale sanitario del 118. Accompagnata all’ospedale, se l’è cavata con una prognosi di dieci giorni, salvo complicazioni: «Ha riportato diverse contusioni e i medici le hanno applicato alcuni punti su una gamba – spiega ancora il marito -. Adesso è ancora tutta dolorante, ma poteva andare decisamente peggio».
Vista la pericolosità del pozzo sprovvisto di copertura, sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. Tre di loro hanno recuperato il pesante tombino, che si trovava a un paio di metri di distanza, e l’hanno rimesso al suo posto in modo che nessuno rischiasse di incappare nella stessa rischiosa disavventura.
A mente fredda, Giorgio si è reso conto del rischio corso: «Si tratta di una buca larga oltre mezzo metro e profonda almeno tre o quattro metri – sottolinea -. Non posso fare a meno di chiedermi cosa sarebbe accaduto se fosse capitato a una persona che si trovava da sola, magari un ragazzino. Un volo del genere può essere pericolosissimo. E anche se non fosse rimasto ferito gravemente, come ne sarebbe uscito? Chi l’avrebbe sentito chiedere aiuto?».
L’uomo ha immediatamente segnalato la situazione all’amministrazione comunale, ma non è ancora chiaro perché la copertura del tombino non fosse al suo posto: «All’ufficio viabilità di Cossato abbiamo trovato una persona gentilissima e disponibile – racconta -, anche se ci ha spiegato che quel tratto non è di competenza cossatese. Al momento non si sa ancora cosa sia successo esattamente. Sembrava come se la pesante copertura fosse stata sradicata. Può darsi che sia stata agganciata accidentalmente da un mezzo pesante mentre eseguiva dei lavori, ma si tratta soltanto di un’ipotesi. Comunque sia andata, non so come sia stato possibile che nessuno se ne sia accorto. Chiunque sia il responsabile, credo che mia moglie meriti quantomeno delle scuse. Il pozzo era rimasto completamente scoperto, a raso con la superficie del terreno. Poteva davvero finire male».
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eSonia
15 Dicembre 2023 at 12:25
non e’ di competenza di cossato ? e’ compito dei carabinieri accertarsi di cio’ e del xche’ fosse scoperto, se ci sono i cantonieri, e’ impossibile una cosa simile in centro