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Cronaca

Tempio crematorio degli orrori, inizia l’esame delle ceneri

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Tempio crematorio degli orrori, inizia l’esame delle ceneri
La procura ha autorizzato l’apertura delle urne
«Ai nostri 500 assistiti non è stata notificata nessuna richiesta di archiviazione».
Il chiarimento arriva direttamente dal Codacons in seguito ad alcuni articoli usciti nei giorni scorsi. E l’associazione annuncia che a breve inizieranno le analisi delle urne cinerarie. «La Procura ha autorizzato la rimozione dei sigilli per poter ispezionare le urne – spiegano gli avvocati dell’ente, Stefania Grupallo e Anna Lisa Sola – e Codacons procederà a un preliminare esame visivo, onde accertare cosa sia contenuto nelle urne, la compatibilità del peso con un processo completo di cremazione e se insieme alle ceneri sia stata mischiata sabbia o altro». A occuparsene sarà un “super consulente”, l’ex generale dei Ris Luciano Garofano. Le analisi saranno effettuate in un laboratorio di genetica forense altamente qualificato, alla sua presenza, e riguarderanno circa 200 urne. Le ispezioni, interne ed esterne, dovrebbero iniziare la prossima settimana. Prima è stato necessario organizzare tutti i delicati passaggi intermedi (il trasporto, le varie comunicazioni e tutti i passaggi atti a garantire la catena di conservazione della prova, secondo una procedura molto complessa autorizzata dalla procura). I legali di Codacons hanno anche cercato di chiarire la “controversia” relativa al Dna, il cui esame – eventuale – sarebbe comunque l’ultimo di una serie di step.
«L’esame del DNA, qualora siano rinvenuti frammenti di ossa o denti contenenti materiale genetico sufficiente – spiegano -, sarà eventuale e successivo, ma decisamente possibile, secondo le più recenti tecniche scientifiche».
Al momento, dunque, almeno per quanto riguarda i casi seguiti dal Codacons, la richiesta di archiviazione riguarderebbe esclusivamente le tre denunce-querele presentate da Codacons Lombardia “che si opporrà in autonomia e nei termini di legge all’archiviazione”. Nessun’altra analoga richiesta, quindi, è stata finora notificata, per quanto riguarda le persone assistite dall’avvocato Alessandra Guarini, il legale incaricato dalle sedi Codacons di Biella e Gattinara.

Al termine di un comunicato, i legali dell’associazione hanno invitato alla massima scrupolosità e attenzione nel riportare i fatti riguardanti 500 famiglie “in attesa di verità e giustizia sulle pratiche dissacratorie poste in essere sui loro cari”.
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