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Rubano e rivendono centinaia di chili di rame, due cossatesi nei guai

Denunciati dai carabinieri per furto aggravato e ricettazione

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Rubano e rivendono

Rubano e rivendono rame: nei giorni scorsi i carabinieri della stazione di Coggiola hanno denunciato due uomini per furto aggravato e ricettazione di materiali ferrosi, prevalentemente rame. Le indagini erano partite a seguito delle denunce presentate dal proprietario di un magazzino a Pray, che aveva subito due furti ad agosto e settembre.

Rubano e rivendono centinaia di chili di rame. L’indagine partita dal furto in un magazzino

Dal magazzino erano stati rubati centinaia di chili di cavi di rame, oltre ad altra attrezzatura e materiali in ferro, destinati ad essere
rivenduti a ditte specializzate nello smaltimento e riciclo di quei beni.

I militari hanno quindi svolto delle approfondite indagini, avvalendosi anche delle telecamere installate nei pressi del magazzino e nei paesi limitrofi, al fine d’individuare gli autori e cercare di capire quale fosse il mezzo su cui questi si spostassero.

Parallelamente è stato fatto un censimento dei materiali ferrosi smaltiti presso le aziende, che corrispondessero per tempistica e per tipologia a quelli rubati.

Denunciati due trentenni del Cossatese. Recuperati 3 quintali di rame

Sono stati così individuati come presunti autori del reato due trentenni residenti nel Cossatese, e, valutato che parte della refurtiva potesse esser ancora nascosta presso le loro abitazioni, i carabinieri hanno richiesto alla Procura della Repubblica di Biella un decreto di perquisizione domiciliare. Nel corso dell’attività sono stati recuperati oltre 3 quintali di cavi di rame, oltre ad altri metalli, che si ritiene fossero, almeno in parte, provento dei due furti presso il magazzino di Pray.

Inoltre, l’accertamento presso i centri di smaltimento ha consentito di verificare che i due soggetti, tra agosto e settembre di quest’anno, avevano venduto altri 1200 chili di materiali ferrosi, transazioni sulle quali sono in corso accertamenti per accertare la liceità della provenienza dei beni.

È doveroso precisare che nonostante a carico dei due denunciati vi siano numerosi elementi indizianti, il procedimento a loro carico è ancora nelle fasi delle indagini preliminari.

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