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Cronaca

Roberto Rosso avrebbe promesso 50mila euro alla ‘ndrangheta in cambio di voti

Le accuse dei magistrati

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Avrebbe promesso 50mila euro a due esponenti della ‘ndrangheta in cambio di voti alle elezioni regionali. E’ questa l’accusa che i pm Paolo Toso e Monica Abbatecola hanno rivolto a Roberto Rosso, noto esponente vercellese di Fratelli d’Italia, nel corso del processo che si sta svolgendo ad Asti.

I contatti con due esponenti della malavita calabrese, Onofrio Garcea e Francesco Viterbo, erano stati avviati attraverso una conoscente di Rosso, che ha fatto da intermediario. Rosso “scelse liberamente di affidarsi a loro, nonostante sapesse che facevano parte della ‘ndrangheta” e lo fece perché sperava così di arrivare “consapevolmente al bacino elettorale della ‘ndrangheta”.

Nonostante la cifra importante promessa ai due, secondo i pm nessun voto arrivò dai seggi in cui avrebbero dovuto essere più presenti. Questo portò a una trattativa per abbassare l’importo fino a 15mila euro.

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