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Cronaca

Professore accusato di violenza sessuale ai domiciliari, la Procura: “Massimo riserbo”

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Professore accusato di violenza sessuale ai domiciliari, la Procura: “Massimo riserbo”
Atti sessuali con quattro minorenni che frequentano le scuole medie. Sono pesanti le accuse mosse contro un insegnante del Basso Biellese. Accuse che lo hanno fatto finire agli arresti domiciliari. La misura cautelare, chiesta dalla Procura e concessa dal Gip, è stata eseguita giovedì mattina dai carabinieri del Nucleo Investigativo guidati dal maggiore Massimo Colazzo. A far partire le indagini è stata la denuncia dei familiari di uno dei giovanissimi ragazzi coinvolti. Il professore, assistito dall’avvocato Alessandra Guarini, avrebbe compiuto atti sessuali abusando dei propri poteri e violando i doveri inerenti a una pubblica funzione. Il reato ipotizzato è quello previsto dall’articolo 609 bis del codice penale, aggravato dall’età delle presunte vittime – inferiore a 14 anni – e dal fatto di essere stato commesso all’interno di una scuola. Il docente è inoltre indagato per atti osceni in luoghi abitualmente frequentati da minori. Le indagini sono ancora in corso e la Procura, comprensibilmente, ci va con i piedi di piombo, vista la delicatezza della vicenda. Per questa ragione non sono stati divulgati ulteriori dettagli. Innanzitutto per proteggere le vittime, ma anche per tutelare lo stesso indagato che, fino a prova contraria, gode della presunzione di innocenza. «È giusto che l’opinione pubblica sappia che si sta facendo qualcosa, con le forze dell’ordine in prima linea – sono le parole del procuratore della Repubblica, Teresa Angela Camelio (nella foto) -, ma allo stesso tempo bisogna evitare le strumentalizzazioni, sia per le vittime, che devono essere assolutamente tutelate e protette, sia per l’indagato. È un caso delicato che dimostra l’attenzione della Procura per questo genere di reati e che arriva proprio a pochi giorni dalla firma del protocollo nell’ambito del progetto “Cucciolo”». Il protocollo detta linee precise per questi casi. Fondamentale, innanzitutto, è sempre la denuncia, come ricordato dallo stesso procuratore.
Qualche sospetto sul docente era già emerso nei mesi scorsi, quando iniziarono a girare strane voci sul suo conto. Tanto che l’uomo fu sospeso dal servizio.
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