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Cronaca

Pericolo di morte sulle strisce pedonali

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Attraversamento pedonale di viale Macallè: è sempre pericolo di morte. Infatti, riuscire a passare da un lato all’altro della carreggiata, soprattutto nel tratto adiacente alla piscina comunale “Massimo Rivetti” di Biella, è un terno al lotto. Gli automobilisti biellesi si mostrano così indisciplinati da infischiarsene delle strisce pedonali. Non ci pensano a rallentare, tantomeno a fermarsi. Qualcuno schiva e quando invece qualcun altro non lo fa ecco che si verifica un incidente. E succede sempre più spesso. I residenti della zona sono davvero stufi  e hanno contattato il nostro giornale per denunciare la situazione.

Attraversamento pedonale di viale Macallè: è sempre pericolo di morte. Infatti, riuscire a passare da un lato all’altro della carreggiata, soprattutto nel tratto adiacente alla piscina comunale “Massimo Rivetti” di Biella, è un terno al lotto. Gli automobilisti biellesi si mostrano così indisciplinati da infischiarsene delle strisce pedonali. Non ci pensano a rallentare, tantomeno a fermarsi. Qualcuno schiva e quando invece qualcun altro non lo fa ecco che si verifica un incidente. E succede sempre più spesso. I residenti della zona sono davvero stufi  e hanno contattato il nostro giornale per denunciare la situazione.

In quel tratto di strada c’è un continuo via vai, dovuto anche alla gente che si reca, appunto, alla piscina Rivetti. «Attraversare è diventato impossibile – spiega una donna, che tiene per mano il figlioletto di cinque anni – io quando vengo in piscina non parcheggio più di là. Le auto non rallentano nemmeno, piuttosto ti prendono sotto».

«I nostri clienti – spiega la titolare del Bar Mocri,  Renata Giordano – rischiano la vita ogni giorno. Quando lasciano la macchina sull’altro lato della strada poi non riescono ad attraversare. Sembra una cavolata, ma è vero».
«Non c’è uno che rispetta i limiti – interviene un cliente –  e piuttosto che rallentare, ci prendono sotto». «A volte – racconta un altro – qualcuno che si ferma c’è. Peccato che l’auto dietro, invece di fermarsi, tenti il sorpasso, proprio mentre la persona  sta attraversando sulle strisce». Nelle ultime settimane ci sono stati diversi incidenti. Il problema è dovuto anche al fatto che molti automobilisti superano di gran lunga i limiti di velocità. C’è gente che percorre questo tratto di strada anche agli ottanta, novanta all’ora. Roba da pazzi».

«Bisogna che qualcuno intervenga – per risolvere la situazione – dice Graziella Bonino, moglie del presidente della scuola di nuoto pinnato di Biella – che è diventata davvero preccupante».
Le possibilità sono molte: «Si potrebbe mettere un semaforo intelligente, di quelli che se arrivi ad una velocità troppo elevata diventano rossi», «o anche un lampeggiatore» propone Franco Di Maggio «in modo che la strada sia più visibile».

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