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Cronaca

E’ morta a 47 anni Anna Boschetto

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“Il suo mondo era racchiuso lì, dietro a quei pezzettini di filo che teneva sempre in mano attorcigliandoli fra di loro”. Si è spenta martedì scorso all’età di 47 anni Anna Boschetto, la donna autistica dalla nascita ma che aveva fatto  parlare molto di sè, e non solo nel Biellese.

Anna, era sempre in compagnia di sua mamma, la scrittrice Margherita Passet. Vista da occhi sconosciuti, Anna dava solamente l’impressione di una ragazza con dei problemi, ma invece per chi la conosceva non  era così. Sapeva trasmettere emozioni, anche molto profonde. Grazie al metodo di comunicazione facilitata, aveva scritto tanti pensieri, i suoi, semplici e profondi.

“Il suo mondo era racchiuso lì, dietro a quei pezzettini di filo che teneva sempre in mano attorcigliandoli fra di loro”. Si è spenta martedì scorso all’età di 47 anni Anna Boschetto, la donna autistica dalla nascita ma che aveva fatto  parlare molto di sè, e non solo nel Biellese.

Anna, era sempre in compagnia di sua mamma, la scrittrice Margherita Passet. Vista da occhi sconosciuti, Anna dava solamente l’impressione di una ragazza con dei problemi, ma invece per chi la conosceva non  era così. Sapeva trasmettere emozioni, anche molto profonde. Grazie al metodo di comunicazione facilitata, aveva scritto tanti pensieri, i suoi, semplici e profondi.

«La felicità resta nel cuore – aveva scritto – e si sente come un suono dolcissimo, si può ottenere senza sforzo, basta avere fede, speranza e amore».

La sua morte ha gettato nello sconforto il paese intero, tutti la conoscevano e l’ammiravano: «Penso che con la povera vita che ha avuto sulla terra, ora dove si trova sarà sicuramente felice – ha commentato la mamma Margherita -. Questa è l’unica certezza che mi è rimasta. Anna, ha sofferto molto. Nell’ultimo anno e mezzo è stata malissimo, ma era avvolta nel mistero, non era semplice da capire». Quel suo volto, semplice e sincero, lo si vedeva spesso, soprattutto durante le inaugurazioni di mostre oppure in occasione delle presentazioni di libri.

Un volume a lei dedicato lo aveva proprio scritto Margherita: “Il mio nome è trappola”. Questo è il titolo. «Ho una figlia autistica, che non parla e, a causa del suo handicap, non riesce a comunicare con le persone, anche se è felice di trovarsi con gli altri, siano amici o conoscenti o anche sconosciuti con cui si scambiano a volte saluti, commenti od osservazioni – si legge nelle pagine del libro -. Eh già, Anna non parla e non comunica ma mangia e ingrassa. Grazie a Dio cammina, e mentre cammina non mangia, per questo sono iniziate e continuate nel tempo le nostre passeggiate quotidiane, quasi sempre sole, io ed Anna, Anna ed io».

Oltre alla mamma Margerita, Anna ha lasciato nel dolore la sorella Elena nipoti e parenti tutti.

Mauro Pollotti

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