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«Non può più dormire al gelo»

Cresce il timore per le condizioni di un 65enne che da oltre un anno passa le notti in via Lamarmora

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non può più dormire al gelo

«Non può più dormire al gelo». Bisogna intervenire. Qualcuno deve fare qualcosa. Se continua a dormire lì, con queste temperature e la sua età, prima o poi finisce in tragedia.

Sono numerose le segnalazioni di questo tenore giunte in questi giorni. Al centro della vicenda e delle preoccupazioni c’è sempre lui, il signore che ormai da oltre un anno dorme per strada nel centro di Biella.

Il suo caso era balzato agli onori della cronaca già lo scorso inverno, quando passava le notti in un giaciglio di fortuna sotto i portici di via La Marmora.

«Non può più dormire al gelo»

Un nuovo inverno è arrivato, ma la situazione non è cambiata. Anche perché sembra particolarmente complessa. Dall’assessorato ai servizi sociali, infatti, arriva sempre la stessa risposta: sono stati fatti tanti tentativi, proposte diverse soluzioni, ma lui le avrebbe declinate tutte.

«Monitoriamo la situazione fin da quando è venuta a crearsi – spiegava già un anno fa l’assessore Isabella Scaramuzzi -. Gli abbiamo proposto diverse soluzioni, tutte quelle che erano nella nostra disponibilità, dal dormitorio all’ostello. Soluzioni che evidentemente non vanno bene al signore, che preferisce tornare lì».

I servizi sociali, dunque, continuano a seguirlo e a fornirgli assistenza. Però per il momento il 65enne dorme ancora al gelo sulla panchina della fermata dell’autobus di via Lamarmora, all’incrocio con via Fecia di Cossato. Anche perché, come sottolineava l’assessore, «purtroppo e per fortuna non possiamo obbligare nessuno a dormire dove diciamo noi, contro la sua volontà. Ci sono persone che decidono di vivere così. Abbiamo davvero fatto tutto ciò che potevamo, comprese le segnalazioni per i profili che non sono di nostra competenza». Un dettaglio non di poco conto, infatti, è rappresentato dal fatto che l’uomo possa vivere un disagio anche dal punto di vista psicologico. Come talvolta dimostrerebbero certi suoi comportamenti.

Mentre tutti sembrano avere le mani legate, le tante persone che lo incrociano quotidianamente iniziano a temere che le sue condizioni possano degenerare.
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