Cronaca
Non ho preso a schiaffi quei ragazzini
Non ho preso a schiaffi quei ragazzini.
La replica del gestore
«Mi dispiace per quello che è successo e non voglio fare polemiche, ma i fatti non sono andati come raccontato. Ammetto di essermi molto arrabbiato, ma non ho immerso la testa di nessuno nell’acqua della vasca. Né ho schiaffeggiato qualcuno». A parlare è il signor Alberto Rosazza, gestore del Rifugio Madonna della Neve, che dà la propria versione sull’episodio avvenuto venerdì.
«Ne stavano facendo di tutti i colori, qualcuno aveva già piegato i cartelli di divieto e lanciato pietre nel recinto dei cani, con il rischio che oltretutto saltassero fuori – premette -. Poi ho visto che anche la vasca dell’acqua per gli animali era stata spostata e che era stata riempita di pietre. In quel punto, che tra l’altro rimane nascosto dietro a una casa, c’era solo un gruppetto di quattro o cinque persone».
L’uomo ha perso la pazienza: «Mi sono messo a urlare e ho raggiunto il ragazzino che si trovava vicino alla vasca, l’ho strattonato prendendolo per un braccio ed effettivamente è caduto. Si è spaventato e mi ha detto di non essere stato lui. Quindi ha indicato quello che a suo dire era il responsabile».
Il secondo, quello più grande, nella sua versione dei fatti, non è stato nemmeno sfiorato: «Mi ha dato dello scemo per aver sbagliato persona e del maleducato – sostiene –. Poi c’è stato il fuggi-fuggi generale. Certo, ho alzato la voce e non sono stato gentile, ma non ho colpito nessuno. Quando è successo c’erano altri tre o quattro bambini: hanno assistito e possono confermare. Lì vicino c’erano anche dei clienti adulti, era stato proprio uno di loro a informarmi che stavano lanciando le pietre».
Successivamente l’uomo ha avuto anche un confronto con gli animatori: «Dicevano che i tempi sono cambiati, che non è più come una volta e che la mia reazione era stata esagerata – ricorda -. Per carità. Ma loro non avevano nemmeno assistito perché erano altrove, io non so cosa gli sia stato riferito. I tempi saranno pure cambiati, ma non si va a casa d’altri a piegare i cartelli, a fare danni e a lanciare sassi e bastoni. Ho anche trovato i tubi dell’acqua spostati alla sorgente. Ci saranno stati circa 150 bambini e ragazzi, qualcuno si è addirittura intrufolato nelle stalle dove tengo i cavalli. Se si fosse fatto male? Se fosse rimasto schiacciato? Chi sarebbe stato responsabile? Detto questo, ripeto: sono molto dispiaciuto per quanto successo e non voglio fare polemiche. Per me la questione si era già chiusa venerdì».
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