Cronaca
Microcriminalità, a Mongrando arrivano le telecamere
Le tanto attese telecamere, promesse dall’attuale sindaco di Mongrando, Antonio Filoni, durante la sua campagna elettorale, diventeranno operative nei prossimi giorni.
Le tanto attese telecamere, promesse dall’attuale sindaco di Mongrando, Antonio Filoni, durante la sua campagna elettorale, diventeranno operative nei prossimi giorni. Tre occhi elettronici, verranno posizionati per riprendere il traffico sia in entrata che in uscita del paese. Una quarta videocamera verrà invece installata nei pressi del cimitero, luogo che in passato era stato teatro di furti e di atti vandalici.
Proprio in questi giorni, i tecnici stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli legati alla qualità delle immagini che verranno registrate, poi presumibilmente entro i primi giorni di gennaio, le telecamere saranno ufficialmente efficienti. «Le riprese delle telecamere – spiega Filoni – potranno rivelarsi utili alle forze dell’ordine in caso di reati».
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Di recente, in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato l’estratto del provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto che da tempo cittadini e comitati osteggiano.
“Per questo” annuncia il deputato M5S Mirko Busto (commissione Ambiente) “ho ritenuto importante sollecitare un cenno da parte del ministro Gian Luca Galletti in merito a una possibile anomalia nell’iter autorizzativo”.
“Infatti” illustra Busto “all’interno della Commissione che ha effettuato la Valutazione d’Impatto Ambientale uno dei commissari è anche l’autore di uno degli studi presi in esame dalla stessa commissione. Alla luce di tale evidente conflitto, sottolineiamo di nuovo la possibile anomalia dell’iter e chiediamo al Ministro di darci risposte certe in merito”.
“La zona della Baraggia, a valle della diga, si trova ai piedi delle Alpi e di conseguenza beneficia di un bacino idrografico immenso – affermano i Consiglieri regionali M5S Andrissi, Bertola e Bono – se bisogna iniziare a fare interventi per tamponare la crisi d’acqua indotta dal cambiamento climatico, allora siamo rovinati. Forse si vuole coltivare il riso anche sui cosiddetti terrazzamenti proglaciali? Una sfida assurda considerando anche i problemi a cui stanno andando incontro i risicoltori di pianura a causa dell’assenza di dazi. Il Consiglio regionale del Piemonte, approvando una nostra mozione, si è già dichiarato contrario a quest’opera. Un aspetto che il Governo non può non tenere in considerazione”.
Su un tema tanto delicato, come la sostenibilità ambientale e l’utilizzo di un bene primario e universale, come M5S pretendiamo un operare al di sopra di qualsiasi dubbio, così come dimostrato con azioni nazionali, regionali e locali in tal senso.
Mirko Busto, Deputato M5S
Gianpaolo Andrissi, Consigliere regionale M5S
Giorgio Bertola, Capogruppo M5S Regione Piemonte
Davide Bono, Consigliere regionale M5S
M5S Biella
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