Seguici su

Cronaca

Maxi rissa tra detenuti, forse legata alla droga

Pubblicato

il

Maxi rissa tra detenuti, forse legata alla droga

Maxi rissa e droga in carcere, non c’è pace per la casa circondariale di Biella.
A darne notizia e a lanciare l’allarme, dopo i recentissimi fatti di cronaca, è stato ancora una volta il sindacato Osapp.
Botte da orbi tra detenuti
L’episodio più eclatante si è verificato lunedì 20 maggio al quarto piano del padiglione, quello a “ regime aperto”, dove sono ristretti detenuti comuni ordinari del Nuovo complesso di via dei Tigli. All’improvviso è scoppiata una violenta rissa che ha visto coinvolte numerose persone.
«Botte da orbi in ogni dove, i detenuti se le sono date di santa ragione forse per contendersi il “comando” interno tra detenuti» ipotizzano i rappresentanti della sigla sindacale. A riportare la calma e l’ordine sono stati gli agenti della polizia penitenziaria, intervenuti per sedare la rissa, che con non poche difficoltà hanno posto fine alla violenza e ripristinato la sicurezza.
Quasi un etto e mezzo di droga sequestrata
Il giorno successivo si è verificato un altro fatto non meno degno di nota. In seguito alla rissa, infatti, martedì gli agenti hanno effettuato una serie di controlli interni con lo scopo di appurare le ragioni scatenanti dei disordini del giorno precedente: «Il sospetto – spiega ancora l’Osapp – è che si tratti di un’attività si spaccio interna al carcere». Infatti in una cella del quarto piano del nuovo complesso, proprio dove si sono verificati i tafferugli, la polizia penitenziaria ha trovato due “panetti” di hashish del peso di circa 130 grammi.
Non è dunque da escludere che i due episodi siano collegati tra loro.
«Per l’ennesima volta gli agenti della polizia penitenziaria hanno dimostrato eccellenti capacità professionali nonostante siano costretti a lavorare in condizioni disumane, in completa assenza di mezzi – ha commentato Leo Beneduci, segretario regionale dell’Osapp -. Le donne e gli uomini della polizia penitenziaria non hanno neanche la disponibilità di uniformi adeguate al servizio svolto. Il regime delle celle aperte, fatte salve le poche eccezioni, in molti casi ha trasformato alcuni istituti penitenziari in vere e proprie piazze di spaccio, dove i detenuti si contendono il controllo interno degli stupefacenti».
«Auspichiamo – conclude – che a fronte di fatti così gravi, si adottino maggiori cautele finalizzate alla concessione dei permessi premio».

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *