Cronaca
Malati post Covid-19: a Sordevolo nasce una nuova struttura a supporto dell’ospedale
E’ finalmente pronto a partire il progetto della struttura Don Orione di Sordevolo: dalla prossima settimana sarà a disposizione dell’ospedale per poter ospitare persone dimissibili, ancora positive al Coronavirus, che non possono rientrare per i più svariati motivi al loro domicilio nel periodo di quarantena.
«La burocrazia, certo, non ci è stata di aiuto e va sottolineato l’impegno di tutti gli attori coinvolti nel cercare soluzioni ogni qualvolta venivano promulgati nuovi Dpcm e nuove ordinanze, adeguando man mano la fase progettuale mentre il nostro ospedale sempre più aveva necessità di avere a disposizione posti letto per le persone dimissibili, in modo da poter permettere nuovi ricoveri. Finalmente siamo arrivati alla conclusione del processo e, crediamo già da martedì prossimo, i primi pazienti potranno fare il loro ingresso in struttura» hanno spiegato il sindaco Claudio Corradino e l’assessore alle Politiche Sociali Isabella Scaramuzzi.
«Un ringraziamento per la riuscita dell’operazione va anche al Comune di Sordevolo e al suo sindaco Alberto Monticone che sin dal principio ha collaborato al nostro fianco per superare tutte le pratiche amministrative. Durante tutto l’iter anche il Comune di Sordevolo non ha mai fatto mancare il suo supporto», ha concluso ancora Corradino.
E’ stata un’operazione lunga e complessa che ha visto l’esordio della parte progettuale nella prima metà di marzo grazie alla Prefettura di Biella, che ha inizialmente coordinato un apposito tavolo convocando Città di Biella, Asl, i due Consorzi Socio Assistenziali Iris e Cissabo e nell’ultima fase ha individuato la struttura di Sordevolo a seguito della manifestazione di interesse promossa dalla stessa Città di Biella. Il protocollo d’intesa è stato firmato nel pomeriggio di venerdì da Diego Poggio (commissario Asl Biella), Mariella Biollino (presidente Iris), Stefano Ceffa (presidente Cissabo) e dal sindaco Corradino. Il protocollo regola il funzionamento e il progetto di accoglienza nella struttura. «Abbiamo lavorato in squadra come Consorzi, Città di Biella e Asl – hanno ammesso Biollino e Ceffa -, con lo scopo di aiutare il nostro ospedale e quindi tutta la nostra comunità in questo momento di estrema difficoltà ed emergenza».
Anche in questa fase è stato fondamentale l’apporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, da sempre attenta alle necessità del territorio: ha infatti provveduto ad anticipare il contributo destinato alla Coop Maria Cecilia per l’acquisto degli arredi che andranno alla nuova parte del dormitorio dirottandoli in questo momento di necessità alla struttura Don Orione di Sordevolo. A questo proposito il Presidente della Fondazione Franco Ferraris ha espresso la sua soddisfazione commentando: «Questo progetto è un bell’esempio di quanto può essere efficace una rete territoriale ben collaudata nell’individuare e ottimizzare le risorse. Quando gli operatori conoscono bene i progetti sanno immediatamente cogliere le possibilità di ottimizzarli, evitando lo spreco di risorse e intercettando i veri bisogni della comunità».
La firma del protocollo d’intesa
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